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giovedì 23 giugno 2011

La Route 66

La Route 66 "era" una strada: oggi è un parco nazionale e vincolata dal Ministero Federale dei Beni Culturali come un pezzo significativo della storia d’ America. Con oltre 4.000 chilometri di estensione è il parco naturale piu’ lungo del mondo
Questa strada inizia dal centro di Chicago nel Grant Park e dopo 2.400 miglia attraverso tre fusi orari e otto stati – Illinois, Missuri, Kansas, Oklahoma, Texas, New Mexico, Arizona e California termina a Los Angeles all’incrocio tra Santa Monica Boulevard e Ocean Avenue.
Si tratta di una delle prime strade pavimentate a collegare l’Est con l’Ovest del Continente Americano.Questa rimane una delle piu’ famose strade del mondo e spesso viene ricordata localmente con i nomi delle antiche piste indiane dalle quali ha preso origine: Pontiac Trail, Osage Indian Trail, Postal Highway, Ozark Trail, Grand Canyon Route, National Old Trails Highway, Mormon Trail, Will Rogers Highway.
Venne istituita negli anni 20 per dare agli Stati Uniti una rete stradale adatta a soddisfare il crescente traffico automobilistico e l’impetuoso sviluppo dell’economia. Negli anni ’70 e’ stata sostituita dalle Interstate, una rete di strade a quattro o piu’ corsie, in grado di rispondere in modo piu’ soddisfacente alle nuove esigenze dovute ad oltre mezzo secolo di motorizzazione di massa. Lungo il suo percorso potete trovare tutta la storia del paese e la sua evoluzione culturale nell’ultimo secolo.
Tra le due guerre venne percorsa da milioni di automobilisti. Si tratta di un posto unico, come una lunghissima citta’ coi suoi abitanti perennemente in movimento e fieri di appartenervi.
Stati come l’Oklahoma e l’Arizona devono il loro sviluppo alla Route 66 e ne furono influenzati indelebilmente.
Questa strada fu lanciata negli anni 20 con tecniche degne di un prodotto commerciale di largo consumo e la clientela crebbe rapidamente. Oggettivamente aveva tutte le caratteristiche per diventare un prodotto di successo. Attraversava alcune delle piu’ belle aree del continente, dal Missouri al Texas, dagli altopiani del New Mexico ai Canyon dell’ Arizona.
La nuova rete di Interstate completate negli anni ’70 rese piu’ agevole il traffico automobilistico condannando il mondo della Route 66. Le autostrade infatti non attraversano i centri urbani, sono veloci e hanno scarsi contatti con il territorio circostante.Il poter viaggiare piu’ rapidamente comporta avere meno necessità di pernottare quindi meno Motel, auto piu’ affidabili resero inutili migliaia di officine, le grandi catene di fast food mandarono in rovina i piccoli Ristoranti familiari, insomma il mondo che ruotava intorno alla Route 66 scomparve quasi completamente in meno di un decennio.Ripercorrendo le parti rimaste agibili dell'antico tracciato, si trova ancora un mondo e un modo di vivere fatto ancora di rapporti umani, personaggi semplici e piccole grandi cose che si penserebbero ormai estinte nel paese dei grattacieli.

Personalmente credo che un viaggio dedicato a percorrere questa strada (nei tratti che possono essere percorsi) sia un modo molto bello e particolare per trascorrere le ferie. Ritengo che, per quanto "non esiste la durata perfetta" delle vacanze (sono sempre troppo corte) , aad un viaggio di questo genere vadano dedicate almeno due settimane: già arrivando dall'Italia in America ci si deve adattare al cambio di fuso orario e poi la Route 66 ci porta cambiarlo molto spesso. Poi, cosa più importante, attraversa posti bellissimi con paesaggi che lasciano a bocca aperta, soprattutto i canyon che incontrerete lungo la vostra strada.

Purtroppo, anche se in America sono andata per ben 5 volte (quindi per due mesi e mezzo totali), questo viaggio non l'ho mai fatto. Le info che vi ho citato su questa strada mitica le ho trovate a questo link.

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