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giovedì 27 ottobre 2011

FERRARA: qualche spunto per una visita

Per questo post devi ringraziare Martina Arrighetti, guida di Ferrara, che molto gentilmente mi ha scritto queste righe sulla sua città e mi ha inviato le foto da inserire.Ecco quello che mi ha scritto:

Ferrara: “città delle biciclette”, “la prima città moderna di Europa”, “città del silenzio”, “città del Castello Estense, della Cattedrale e del Palazzo dei Diamanti”..
..insomma siamo famosi no?!.. No!
La frase che sento da centinaia di turisti che guido per le strade di Ferrara è (che ci crediate o no) sempre la stessa:“Certo che Ferrara è stupenda, davvero NON PENSAVO”..
Immaginate la mia frustrazione.
Ma perché? Perché non riusciamo a trasmettere quello che “è” Ferrara, davvero!
Le ragioni sono tante, e molte sono da ripigliare da un passato lontano.
Forse il nostro primo detrattore fu proprio Goethe che definì Ferrara una città “morta”, ma come dargli torto! Il poveretto la vedeva alla fine del ‘700, dopo due secoli di governo pontificio, Ferrara era l’ombra di quello che era stata durante i secoli di governo degli Estensi.
Un po’ di colpa l’abbiamo anche noi ferraresi, un tantino pigri e forse anche presuntuosi, amiamo alla follia la nostra città e ne siamo gelosi, in fondo pensiamo che: “certo che è bella, ci mancherebbe altro! si vende da sola, non ha bisogno di pubblicità, la bellezza è così in fondo, no?”
Ebbene no, cari ferraresi, miei concittadini un po’ pigri e un po’ presuntuosi, nulla si vende da solo, e ne sanno qualcosa i nostri vicini romagnoli che delle loro bellezze, non solo non ne hanno mai fatto mistero, ma le hanno promosse anche oltre il loro oggettivo valore: così si fa!

E allora eccomi qua a presentarvi la mia città, una città che non si vende da sola, ma che si vive davvero benissimo!!

A Ferrara puoi arrivare in treno, con la stazione a pochi minuti dal centro storico, puoi venirci in macchina e parcheggiare nei grandi parcheggi a due passi dal centro, sono economici e alcuni ancora gratuiti!! Puoi arrivare in aereo al Marconi di Bologna e dal 1° dicembre di questo anno sarà attivo il servizio navetta, dall’aeroporto al centro di Ferrara (durata un’ora circa, costo € 15, il bagaglio compreso, non importa quanti sono).
Siamo vicini alle più famose e importanti tra le città del Veneto e dell’Emilia Romagna: a 50 km da Bologna, 70 km da Ravenna, 70 km da Padova e appena il doppio da Venezia.
Ferrara la puoi vedere in tanti modi. Te la puoi gustare a piedi, ma ancora meglio in bicicletta!
Puoi scegliere di fare una toccata e fuga, ripromettendoti di tornare appena puoi, oppure puoi restare un paio di giorni e questa è la formula che adesso va per la maggiore.
Ferrara ospita eventi di grande richiamo, come l’Internazionale di Giornalismo, il Buskers Festival, “l’incendio del Castello” e tanti, davvero tanti altri ancora.

Se decidi di dedicare a Ferrara una sola giornata puoi arrivare verso le 9,30 e cominciare la visita dal Castello Estense, fortezza quattrocentesca divenuta dimora rinascimentale. Lo trovi letteralmente al centro della città, un monumento davvero gigante, la visita all’interno infatti richiede almeno 1 ora e mezza del nostro tempo, e vale davvero la pena di entrare nelle prigioni per poi risalire al paradiso dei saloni affrescati, e poi la visita alla Torre dalla quale vedi Ferrara dall’alto e ancora il nuovo percorso nelle sale dell’abitazione del Prefetto, oggi interamente visitabili.All’uscita si procede per la Cattedrale che si trova a pochi istanti dal Castello Estense.


La Cattedrale romanico-gotica si profila all’improvviso rubando solitamente un “oooh” di meraviglia al suo cospetto.
Si trova nel cuore di Ferrara, un cuore che batte nel 2011 così come lo faceva nel 1135 anno di inizio di questo straordinario monumento.
Una volta visitata la Cattedrale (per visitare l’interno bisogna arrivare entro mezzogiorno o dopo le 15.00) vale la pena dedicare un passaggio alla Piazza Municipale, un tempo la Corte Ducale, con lo stupendo Scalone Monumentale, dal quale ora si accede al nostro Municipio, costruito da Pietro Benvenuto degli Ordini, nel 1475 per volere di Ercole d’Este e di sua moglie Eleonora d’Aragona.
E poi la nostra Piazza Antica, ora Trento Trieste, una piazza magnifica, dove sostare alcuni minuti per godersi il taglio della Cattedrale a sud, la Loggia dei Merciai, il Campanile magnifico e “alieno” di Leon Battista Alberti e lo scorcio del Palazzo di S.Crispino.
È proprio da lì che inizia la visita al Ghetto Ebraico, una volta ospitato nelle tre strade centralissime di via Mazzini, via Vignatagliata e Via Vittoria, e ancora oggi perfettamente leggibile.
Si arriva poi alla strada più antica di Ferrara, la Via delle Volte, camminando sul ciottolato originale, l’angusta strada brutta e bellissima si spiega nella sua unicità e nella logica commerciale della sua origine affascinante, con i magazzini aperti sul fiume e le abitazioni dei mercanti unite dai famosi passaggi che crearono le volte lungo i due chilometri della sua lunghezza.
Per il pranzo c’è davvero l’imbarazzo della scelta.
Menù turistici gustosissimi, li trovi in tutti i piccoli ristoranti del centro. Sono pensati proprio per fare gustare al visitatore i piatti tipici di Ferrara, come i Cappellacci di zucca, il Risotto di radicchio, la Salama da Sugo, il Pasticcio di maccheroni in crosta e per finire, la Tenerina o il Pampapato. Il tutto annaffiato dai vini delle Valli, vini leggeri e unici della zona sabbiosa del Delta del Po.
Il pomeriggio vale davvero la pena affittare una bicicletta nei numerosi rentabike della città e partire alla scoperta della Città Nuova, ovvero il progetto urbanistico cinquecentesco che ci ha regalato il nome di prima città moderna di Europa.
Scendendo lungo la stupenda via Ercole I d’Este, arriviamo al Palazzo dei Diamanti, uno degli esempi di bugnato più belli di Italia, e poi la Piazza Ariostea, la piazza giardino che ospita il Palio di Ferrara l’ultima domenica di maggio, e che durante l’arco dell’anno è frequentata dai ferraresi di tutte le età, per incontrarsi, giocare, correre in bici, con i pattini o anche solo sedersi al fresco per gustare uno dei gelati più buoni della città.




Consiglio davvero poi di non perdere la poco conosciuta Certosa Monumentale, il nostro cimitero, ma che davvero di triste ha ben poco.
Un apertura ariosa e monumentale alla fine della via Borso d’Este, dove si trovava un tempo il convento dei frati Certosini, e dove nei primi 30 anni dell’’800 sono stati costruiti questi due emicicli a forma di braccia spalancate, che si aprono dalla cinquecentesca Chiesa di S. Cristoforo.
I minuti sono appena un paio che poi ci separano dalle stupende Mura rinascimentali.


Si sale sul terrapieno in bicicletta e si percorrono diversi chilometri alla scoperta delle fasi di costruzione di questa struttura difensiva che circonda Ferrara lungo nove chilometri. L’indice di gradimento di questo percorso è 5 stelline su 5









Se i giorni di visita sono almeno un paio, ecco che io consiglio di finire la serata con un aperitivo in centro, dove a partire dalle diciannove e trenta, un vero e proprio esercito di ferraresi di tutte le età, si reca per bersi uno spritz, una birra, uno “sguazzone”, un chupito, insomma quello che la giornata trascorsa ha reso più “urgente”.
Per la notte ci sono Hotel, B&B, e Agriturismo in centro e a pochi chilometri, che offrono un servizio impeccabile a prezzi direi proprio simpatici.
La seconda giornata la dedicherei alla scoperta dei musei che parlano della storia degli Estensi, prima e durante l’epoca del Castello Estense.
Io comincerei proprio dal Palazzo Schifanoia, nome che allude allo “schivar la noia”, il palazzo ospita un ciclo di affreschi a carattere profano che è oggetto di ammirazione, e di studi da decine e decine di anni, per la sua straordinaria unicità e mistero. Si tratta di una rappresentazione dei 12 mesi dell’anno, ogni mese è diviso a sua volta in tre parti, in basso vengono rappresentati lavori nei campi e la vita di corte, impersonata dal protagonista assoluto dell’epoca, Borso d’Este, nel mediano, i segni zodiacali, mentre in alto i Trionfi degli dei, uno per ogni mese.
All’uscita non mi perderei poi a pochi passi anche la Palazzina di Marfisa d’Este, un museo bello e discreto, che ci rimanda alla grandezza estense della metà del ‘500 e accanto alla quale possiamo ammirare il famoso circolo di Tennis Marfisa.
Un biglietto cumulativo permette poi di accedere oltre ai due musei appena citati anche allo splendido museo del Duomo, accanto alla Cattedrale, e io vi consiglio di non perdere l’occasione di vederlo, rimarrete stregati per un tempo senza tempo davanti alla Ante d’Organo di Cosimo Tura.
Nel pomeriggio poi, se siete un po’ stanchi lo potete passare nello storico Palazzo di S.Crispino, all’interno del quale si trova la splendida Libreria MelBookStore, la cui sala appena aperta all’ultimo piano, vi offre la possibilità di rimanere quanto volete, seduti su comodi divani a sfogliare libri o giornali. E poi magari passeggiare lunga la via Saraceno, una vera perla del centro storico, dove tra librerie e negozi di artigianato vi potete perdere ad acquistare o solo a fare domande a cui i negozianti risponderanno molto volentieri.
Se vi rimane un po’ di energia invece, informandovi prima sulle mostre in corso in quel momento, vi consiglio di fare un tour delle piccole gallerie nel centro storico di Ferrara che tutto l’anno offrono in esposizione dei veri talenti.
Nel caso in cui invece veniate entro l’8 di gennaio del 2012, non potete perdervi la mostra a Palazzo dei Diamanti, “Gli anni folli” con tele splendide e un percorso espositivo davvero all’avanguardia.
Siete stanchi?, vi è piaciuta la mia città?
Io credo di si, anzi ne sono sicura, perché davvero Ferrara, per qualsiasi ragione decidiate di vederla, non delude mai!

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