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martedì 28 maggio 2013

Roma: L'Isola Tiberina

[This post in ENGLISH]

Domenica scorsa (il 26 maggio per intenderci), sono andata a fare due passi sull'isola Tiberina. Si tratta dell'isola che si trova nel bel mezzo del Tevere con una forma che ricorda molto quella di una barca (ed è stata anche accentuata dagli stessi romani).
Si trova in quello che viene chiamato "Rione Ripa" ed a collegarla alla "terraferma" ci pensano il ponte Cestio dal lato di Trastevere e il ponte Fabricio dal lato del ghetto. Dal lato di Porta Portese troviamo il cosiddetto "ponte rotto": ovvero ciò che resta di un ponte romano rotto (addirittura più volte) dalla furia del "biondo Tevere", il famigerato fiume di Roma e che, anche se ha fatto questa fine, non lascia indifferenti le persone che passano da qui.
Arrivando dal ponte Cestio, ci si trova sulla destra la Basilica di San Bartolomeo all'Isola. La definirei decisamente meritevole di visita. Dal lato della "prua" (il lato dell'isola verso ponte Garibaldi, per intenderci, il ponte dove passa il tram) si trova l'ospedale Fatebenefratelli: la struttura nasce nel Medioevo come xenodochio, per ospitare pellegrini, poveri e malati e oggi, immerso nel verse, fa la sua figura; spesso mi fermo solo a guardare come quei grandi alberi e la vegetazione in se che lo circonda, riesce a eliminare il caos della città per chi si trova li.
Poco prima del ponte Fabricio si trova la piccola Chiesa di San Giovanni Calibita: credo che le chiese più piccole, per certi versi, siano quasi sempre le più carine.
La cosa che più mi colpisce di questa isola di Roma, è la quantità di gente che, durante le giornate calde scende le scale che portano sulle banchine e si siede li a prendere il sole (altro che Ostia, Fregene o chissà quale altro posto di mare, qua stiamo avanti :D). Turisti o italiani non c'è differenza, il sole di Roma e l'isola tiberina sono un'accoppiata vincente per tutti! D'estate è uno dei posti migliori per passare le calde serate: qui si trova l'isola del cinema, dal lato di "poppa" (del ponte rotto, se preferite) e si trovano anche diversi pub all'aperto, direi tenuti tutto sommato bene.
Prima di chiudere il post vi chiedo di provare un mio consiglio (e farmi sapere poi cosa ne pensate)per poi concludere lanciandovi una sfida.
Cominciamo con la richiesta: personalmente ritengo che passare per quest'isola/barca trovo che sia uno dei modi migliori per attraversare il tevere rimanendo in un clima storico semplicemente eccezionale (diciamocelo: i romani restano sempre i romani). Provate e poi fatemi sapere le vostre opinioni.
Ora passiamo alla sfida: lo sapevate che, nella pietra di quest'isola, è scolpito il Bastone di Asclepio (ovvero il simbolo della medicina)? Secondo il racconto di Livio, nel 229 a.C. i Romani andarono ad Epidauro, dove sorgeva il più grande santuario di Esculapio, dio della medicina, per chiedere all'oracolo come porre fine ad una pestilenza che si era scagliata sulla città. I sacerdoti del dio consegnarono ai romani un serpente sacro il quale, mentre la nave giungeva nel porto Tiberino, si gettò in acqua e strisciò fino all'isola, nascondendosi nella fitta vegetazione.
Ecco, vi sfido a trovarlo! Fatemi sapere!

Tra la vegetazione

Particolare

Il ponte dalla sponda dell'Isola Tiberina

Ponte rotto

la statua del Fatebenefratelli

Isola Tiberina: particolare

lunedì 27 maggio 2013

People in Roma: Isola Tiberina

Evviva! Finalmente sono riuscita a tornare con un "People in...". Ieri (domenica 26 maggio), ho sfruttato il pomeriggio per fare una passeggiata all'Isola Tiberina (presto il post, ovviamente). Durante le belle giornate calde e soleggiate, la gente si stende e/o passeggia lungo le rive dell'isola stessa.
Io, macchina fotografica alla mano, ho sfruttato l'occasione :)

Mamma e figlie

Prendendo il sole lungo il Tevere

In riva al fiume

Foto tra amiche

Prendendo il sole lungo il Tevere

In riva al fiume

venerdì 24 maggio 2013

Post fotografico: viaggiando attraverso le foto (seconda puntata)

Anche oggi voglio condividere qui sul blog altre foto scattate col mio smartphone durante i miei viaggi, soprattutto per chi non mi segue sui vari social network (facebook, twitter e Instagram).
Fare fotografie, per me, è un modo per mantenere un altro ricordo dei viaggi che faccio: mi permette di condividere con gli altri quello che, in un determinato istante, i miei occhi vedono, qualcosa che ha attirato la mia attenzione. Vabbe, bando alle ciance: vi lascio a queste foto...



giovedì 23 maggio 2013

Post fotografico: viaggiando attraverso le foto

Spesso e volentieri mi trovo a scattare fotografie con il mio smartphone per condividerle sui social network durante i viaggi. Molte, poi, non le carico o passano inosservate a causa di quelle migliori. O, capita, che molti che seguono il mio blog, non mi seguano ancora su facebook, twitter o instagram.
Ho pensato, quindi, di condividerle anche qui sul blog così da condividere anche qui i miei ricordi fotografici dei miei viaggi.



giovedì 16 maggio 2013

Una gita a Viterbo

[English version]
Spesso e volentieri Viterbo non viene presa molto in considerazione per una visita turistica. In realtà, di cose da vedere ce ne sono diverse ed anche molto belle (un po' come in tutta la zona della Tuscia). Io, martedì scorso (il 14 maggio) sono andata sono andata principalmente per due motivi: la Viterbo sotterranea e il quartiere medievale di San Pellegrino. Non era la mia prima volta in questa città, ma era la prima visita "per turismo".
Si può arrivare qui in treno: i treni da Roma partono dalla stazione Ostiense e fanno molte fermate all'interno della città di Roma (trastevere, quattro venti, valle aurelia, gemelli per fare alcuni esempi)e ci impiegano circa due ore.

Io sono arrivata alla stazione di Viterbo Porta Romana poco prima delle 10: volevo principalmente andare a vedere la Viterbo sotterranea, quindi, mi dirigo verso piazza della Morte. Strano nome per una piazza: è dovuto alla "compagnia della morte" che, un tempo, gestiva le sepolture!
Li sulla piazza si trova il negozio/biglietteria/accesso alla città sotterranea: le visite partono ogni mezz'ora e il biglietto costa solo 4 euro (ad Orvieto avevo pagato 6 euro). Si possono visitare circa 150 metri di cunicoli e la guida ci ha detto che loro come "ditta privata " (scusate le virgolette, ma non mi vengono le parole adatte) hanno in gestione questa parte di Viterbo da circa un anno e stanno provando a scavare anche altre parti che possono essere scavate: purtroppo i problemi sono molti e non sempre è semplice risolverli (in primis tutto ciò che riguarda la parte burocratica della storia). La parte sotterranea di Viterbo è in tufo, come quella di Orvieto e come Pitigliano e Civita di Bagnoregio. Se siete in zona fateci un salto (il prezzo è, in fondo, ancora abbordabile).
Una volta finita la visita, non si può non andare al quartiere San Pellegrino: si tratta del quartiere medievale di Viterbo e, girando per le sue strade sembra di fare davvero un salto nel passato. Perdeteci un pochino di tempo: offre anche tantissimi scorci molto, ma molto eh, belli (soprattutto per gli amanti della fotografia).
Arrivo a Piazza San Lorenzo dove sapevo di trovare diversi edifici importanti della storia di Viterbo: il palazzo dei Papi, la Cattedrale di San Lorenzo e la Dimora di Valentino della Pagnotta (dal nome del priore che nel 1458 acquistò l'edificio); belli anche gli edifici di fronte a quest'ultimo edificio: se non sbaglio vi è la sede della curia vescovile e, salendo la scalinata ci si trova in una specie di terrazzo su Viterbo (che però non ha una grande vista: si vedono si edifici importanti, ma soprattutto la Viterbo moderna).
Presa dalla stanchezza, l'ultima tappa della mia giornata è stata piazza del Plebiscito con il palazzo del governo, il palazzo dei Priori e il sarcofago della Bella Galliana.
Ci sono molte altre cose da vedere a Viterbo, come il Duomo e le molte altre chiese che vi si trovano. Magari un giorno tornerò a vedere anche quelle.

Fontana grande

Il verde nella città.

Viterbo sotterranea

Scorcio di paese

Viterbo: quartiere San Pellegrino

La Cattedrale di San Lorenzo

Viterbo: quartiere San Pellegrino

Sede della curia vescovile

piazza San Lorenzo da una visuale diversa


mercoledì 15 maggio 2013

Roma: il giardino degli aranci

Visto che mi trovavo in zona (al Roseto comunale), domenica scorsa sono passata anche per il giardino degli aranci. Sono passata di qua soprattutto per un progetto che sto portando avanti da un mesetto (grazie ad un suggerimento su facebook) e di cui vi parlerò presto.
Si trova accanto alla Chiesa di Santa Sabina e la cosa che colpisce è, ovviamente, l'odore degli aranci che lo invade (sono aranci selvatici, quindi i frutti, da quello che mi hanno detto, non si possono mangiare).
Il giardino non è grandissimo, non vi aspettate chissà quali spazi enormi, ma ci sono molte (ma molte) panchine dove ci si può sedere per stare all'ombra e, soprattutto, c'è una bellissima vista di Roma: si trova esattamente di fonte al gianicolo, vicino all'isola tiberina e potete godervi il panorama.

Since I was in the area (to the Rose Hall) on Sunday also went to the garden of orange trees. I walked by here especially for a project I'm working on for a month (thanks to a suggestion on facebook) and I will talk to you very soon.
It is located next to the Church of Santa Sabina and the thing that strikes you is, of course, the smell of the orange trees that seizes him (they are wild oranges, so the fruits can not be eaten).
The garden is quite small, do not expect some kind of huge spaces, but there are many (really many) benches where you can sit for shade and, above all, there is a beautiful view of Rome is located exactly in front of "Gianicolo", near the Tiber island and you can enjoy a (very) beautiful view.


Giardino degli aranci: le arance

Giardino degli aranci: il giardino

Giardino degli aranci: la chiesa

Giardino degli aranci: panorama

Giardino degli aranci: panorama

Giardino degli aranci: particolare del giardino



lunedì 13 maggio 2013

Roma: il roseto comunale

Ieri, prima del pranzo per la festa della mamma, sono stata al Roseto Comunale di Roma. L'ingresso è gratuito e si trova in una zona centralissima di Roma, ovvero di fronte al circo massimo. Il roseto di Roma è aperto solo nel periodo di fioritura delle rose (ovviamente!), tra aprile e giugno.
Non è grandissimo (cosa che uno non si aspetta in una grande città come Roma), ma c'è da apprezzare la presenza di molte panchine e di diversi punti d'ombra per proteggersi dal caldo dell'estate che si avvicina inesorabile. Guardandosi intorno si notano per forza le tante facce incantate dalla bellezza di questi fiori, sia dei grandi che dei bambini (si, se ne vedono molti). Colpisce subito (a parte la varietà delle rose) il forte profumo di queste rose che accoglie i visitatori appena varcano il cancello d'entrata: se ne resta inebriati.
Andateci, sedetevi all'ombra su una delle tante panchine, godetevi "il panorama" e rilassatevi. Ah, non vi dimenticate la macchina fotografica: sono sicura che non resisterete a scattare qualche foto.
A questo link trovate il set su flickr con tutte le foto che ho scattato.

Yesterday, before lunch for Mother's Day, I went to the Rose Garden of Rome. Admission is free and it is located in a central area of Rome, exactly in front of the "Circo Massimo". The rose garden of Rome is open to visitors only during the period of flowering roses (of course), from April to June.
It is not big (something that you don't imagine in a big city like Rome), but there is to appreciate the presence of many benches to sit and several places where you can shelter from the heat of summer that is approaching inexorably. Looking around you can see the many faces to force enchanted by the beauty of these flowers, both big children (yes, there are many). One thing you notice right away (apart from the variety of roses) is the strong scent of these roses that greets visitors as soon as they cross the entrance gate.
Go there, sit on one of the many benches, enjoy "the view" and relax. Ah, do not forget the camera: I am sure that you will not resist to take some pictures.
At this link you can find the set on flickr with all the pictures I took.

Roseto comunale: le rose

Roseto comunale: rose/rampicanti

Roseto comunale: "rose rampicanti"

Roseto comunale: per una passeggiata in mezzo alle rose

Roseto comunale: rose lungo il cancello

Roseto comunale: i fiori del roseto

Roseto comunale: bocciolo di rosa

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