Google+ Consigli per viaggiare consigli per viaggiare: Roma: le statue parlanti cript type="

venerdì 10 gennaio 2014

Roma: le statue parlanti

Roma offre tantissime cose da vedere e le conosciamo. Ci sono poi tante altre cose che pochi conoscono e che, invece, rappresentano una parte della storia di questa grande e magnifica città.
Tra le tante cose, ci sono 6 "semplici statue" tutte abbastanza vicine tra loro. Cinque sono visibili semplicemente passeggiando per il centro della città, la sesta si trova in uno dei cortili interni dei musei capitolini (quelli in piazza del Campidoglio, per chi non se lo ricordasse).
Già vi immagino li davanti al vostro computer che mi leggete e storcete il naso... "statue??" "ma se ne vedono una marea in giro e sono sempre tutte uguali!"... "Perché queste ci dovrebbero interessare??? Ma io parlo di statue con una storia tutta loro, una storia particolare. Di che statue sto parlando? Di quelle chiamate "Statue parlanti". Parlo di Pasquino, Madama Lucrezia, Marforio, il Babbuino, il Facchino e dell'Abate Luigi.
In realtà non sono statue normali, come tutte le altre. Hanno avuto una grande importanza in passato e, proprio per il ruolo che inconsapevolmente hanno ricoperto, oggi vengono chiamate "parlanti". Questa misteriosa funzione ve la spiego subito: dal XVI secolo, i Romani affiggevano su queste statue (e continuano ancora) dei messaggi anonimi che contenevano soprattutto delle critiche e dei testi satirici contro i governanti. Questi messaggi erano (e sono) detto "pasquinate" perché Pasquino era (ed è) la statua più conosciuta.
Chi le vede e non sa della loro storia, le vede come semplici statue, dei pezzi di marmo che abbelliscono gli spazi cittadini (l'ho visto con i miei occhi.. Turisti che vedevano la statua, si fermavano perché vedevano persone che facevano foto), facevano "spallucce" e se ne andavano invece di, magari, chiedere cosa avesse di così importante quella scultura: sarebbe stata una domanda lecita, visto che alcune sono molto rovinate e quindi non le si possono definire "belle".

Troviamo l'Abate Luigi a Piazza Vidoni, alla fine del muro laterale sinistro della Basilica di Sant'Andrea della Valle. Peccato che ci siano dei lavori e, quindi, la statua è circondata dalle transenne.
L'abate Luigi

Poco più avanti troviamo proprio Pasquino, a piazza Pasquino (vicinissimo Piazza Navona). Solitamente vi si trovano dei pannelli con attaccati dei cartelli contenenti delle lamentele (le pasquinate moderne, insomma), ma oggi, purtroppo, non c'erano :(
Pasquino

Allungandovi fino a via del Babbuino trovate proprio la statua (con fontanella) del Babbuino, ma non dovete lasciarvi ingannare dal nome! La figura non ha assolutamente nulla a che vedere con un babbuino.
Il Babbuino

Per raggiungere le altre statue prendete via del corso ed incamminatevi verso Piazza Venezia: Da qui, troverete il Facchino in via Lata. Si trova all'inizio della via, ma dovete cercarlo: è nascosto tra la marea di motorini parcheggiati lungo la via!!! Anche qui, sotto la statua, troviamo una fontanella. Ammetto che questa è la statua che mi piace di più per com'è fatta.
Il facchino

A piazza San Marco troviamo l'unica statua femminile, ovvero Madama Lucrezia.
Madama Lucrezia

Marforio, come dicevo prima, si trova in uno dei cortili interni dei musei capitolini e per vederla da vicino, quindi, dovete avere un biglietto del museo e visitarlo. Questa è, delle 6, la statua che si è sicuramente conservata meglio
Marforio

Mi dispiace vedere come molte persone passino davanti a queste opere e le ignorano perchè non sanno minimamente di cosa si tratti, di che cosa rappresentino. Anche molti romani non conoscono questa storia (io per prima non la conoscevo, fino ad un annetto fa circa)!
Vi consiglio di fare questo giro di statue perché è un pezzo della storia antica che ci stiamo dimenticando e vi consiglio di farlo un giorno in cui avete intenzione di andare a visitare i Musei capitolini e di iniziare, quindi, proprio da Marforio!
Io ancora non ho mai lasciato fogli contenenti "pasquinate", ma chissà....

Nessun commento:

Posta un commento

Google Analytics Alternative