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venerdì 25 aprile 2014

Pasquetta a Villa Borghese

Metti Roma, il giorno di Pasquetta: una giornata splendida, calda e soleggiata, perfetta per fare una passeggiata in uno dei grandi parchi della città... Io ho deciso di passare il pomeriggio di pasquetta a Villa Borghese, come molte altre persone. In un giorno festivo è ancora più difficile trovare parcheggio, ma credo che ne sia valsa decisamente la pena.
Questa villa romana è una di quelle che preferisco: grandi viali lungo i quali passeggiano molte persone ed una fitta vegetazione che cambia l'aspetto di questo "semplice" parco e fa si che chi viene qui a rilassarsi abbia quasi la sensazione di non trovarsi più in città e anche di non trovarsi in un parco cittadino, ma in un posto che assomiglia più ad una via di mezzo tra giardino e foresta.
Foresta? No, Villa BOrghese
La natura, come spesso accade, anche qui segue il suo corso non curandosi di ciò che le accade intorno: quest'albero ha seguito un percorso di crescita alquanto strano ed ora è unito a quello accanto a lui, cresciuto "normalmente"
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Era da un po' che non venivo qui a passeggiare e, anche se non mi ero "dimenticata" dell'aspetto magnifico di questo posto, devo ammettere che mi ha stupita per quanto riesce ad essere un parco tranquillo anche quando è affollatissimo!
Una cosa che mi è sempre piaciuta di Villa Borghese è l'orologio ad acqua: immerso nel verde delle piante, su di una roccia nel mezzo di un piccolo laghetto, per me ha un qualcosa di semplicemente magico
L'orologio ad acqua
Mi sono fatta anche due risate nel vedere il "balletto" di quest'anatra che ha continuato ad infilare la testa sott'acqua per diversi minuti, non so se per "lavarsi" o per cos'altro (poi devo dire che a me gli animali fanno un effetto allegria).
Anatra :D

Sono capitata quasi per caso davanti la statua di Enrico Toti di cui non mi ricordavo assolutamente (anzi, mi sa che non sapevo proprio che ci fosse). Un po' nascosta, con una posizione "dinamica" e devo dire che come statua non mi dispiace per nulla (mi sono solo morta di freddo per fotografarla: si stava avvicinando l'ora del tramonto, cominciava a tirare vento e io avevo lasciato la giacca in macchina per via del caldo)
Enrico Toti

Non siamo rimasti poi tantissimo, circa tre ore, però sono state ore di relax totale. Questi immensi parchi all'interno della città permettono di uscire veramente dal solito caos micidiale di Roma, dal suo traffico che, una volta che ti ci trovi preso in mezzo, ti ingloba senza troppa speranza di uscirne in tempi brevi. Questi spazi verdi enormi, densamente popolati da persone che si rilassano e anche da animali, sono una sorta di bolle di tranquillità per chi vi si ritrova.. Sulla strada verso l'uscita, mi hanno fatto sorridere questi gabbiani poggiati sulle sponde del laghetto delle barche
Il Laghetto delle Barche

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