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mercoledì 29 ottobre 2014

#InstaSicilia: il viaggio in Sicilia visto dal mio account instagram

Si lo so che tra pochi giorni sarà ora del post su "ottobre visto dal mio account instagram", ma al viaggio in Sicilia volevo dedicare un post a parte. Erano molti anni che non andavo in Sicilia ed è stato anche per questo un bel viaggio che oggi vorrei "riassumere" con queste foto ripercorrendolo in ordine cronologico.
Sicilia On the road: Duomo di Ortigia
Partiamo quindi da Ortigia, l'antica Siracusa. Non la conoscevo ed è stata davvero una gran bella scoperta, peccato che a metà del nostro giro sia venuto giù il diluvio e quindi, ci siamo dovuti rintanare in un bar e poi scappare a riprendere la macchina. Mi sarebbe piaciuto girarla di più e, quindi, non la cancello ancora dalla mia "lista desideri". La cosa che più mi ha colpita, di quel poco che ho visto, è stata la Piazza del Duomo e, soprattutto, il Duomo stesso. Peccato che, in effetti, degli antichi greci sia rimasto veramente poco, anzi pochissimo. Se passate in zona fermatevi a visitarla, secondo me ne resterete colpiti anche voi...E fermatevi a mangiare un bel piatto di pesce (magari un bel primo) con vista sul mare (noi abbiamo scelto un ristorante "vista porto").

Sicilia On the road: tramonto a Portopalo di Capo Passero

Una cosa che mi ha stupita ed affascinata sono i tramonti.. Tutti (o quasi) di un rosso fuoco "intenso", tramonti che ti lasciano sul bordo della strada a bocca aperta mentre li fissi, come un bambino fissa gli scaffali del negozio di giocattoli...! Come si fa a non restare incantati di fronte ad una vista così??  Questo è il tramonto che ci ha accolti a Portopalo di Capo Passero quando siamo usciti dal B&B per andare a cena in paese, dopo un intero pomeriggio di diluvio universale. Ma sono stati fantastici in tutta l'isola :)

Sicilia On the road: Valle dei Templi di Agrigento







La Valle dei templi desideravo vederla da anni e finalmente ci sono riuscita!!Sito UNESCO, è un luogo che mi affascinava per la sua grandezza ed imponenza e perché è stata evidentemente costruita così bene da farla arrivare fino ai giorni nostri (altro che gli edifici che vengono costruiti ai giorni nostri... Edifici che al primo piccolissimo problema creano grandissimi problemi a chi ci vive!!)

Sicilia On the road: area archeologica di Selinunte









L'area archeologica di Selinunte, come sapete già se avete letto il post sulla "Sicilia Greca", è stata una grandissima delusione (nonostante sia un'area archeologica abbastanza piccola). Non sto qui a ripetervi perché e come questo sito mi ha delusa, mi limito a sperare che, prima o poi, vengano almeno messi dei piccoli pannelli esplicativi in tutta l'area e non solo  vicino ai templi dell'acropoli e la mappa all'ingresso!
Sicilia On the road: le saline di Trapani viste da Erice
Di Erice, paesino che mantiene intatta la sua forma medievale,  ancora più che il paesino (splendidamente splendido, perdonatemi il gioco di parole) mi sono piaciuti i panorami.. Anzi, IL panorama che si può ammirare affacciandosi verso Trapani dalla villa comunale di Erice (vicino al castelletto di Venere Ericina). Alzi la mano chi non si fermerebbe almeno a guardare per qualche secondo un panorama del genere!

Sicilia On the road: area archeologica di Segesta
Di Segesta, devo ammetterlo, ho odiato l'infinita salita per arrivare al teatro... Ma poi, arrivata lì, ho pensato a quanto potesse essere bello quello che stavo guardando (ok, è vero: ho pensato anche a quanto fossero furbi 'sti greci, a quanto fossero stati davvero bravi a scegliere i posti dove costruire templi e teatri, soprattutto i teatri!).




Sicilia On the road: Piazza Armerina







Anche la villa romana di Piazza Armerina è stata, per certi versi, una delusione.. Cioè, intendiamoci, la villa è bellissima eh.. Però ci sono un po' di cose che forse dovrebbero cambiare e migliorare (ne avevo parlato la scorsa settimana nel post dedicato proprio alla villa, non sto qui a ripetervi tutto)

domenica 26 ottobre 2014

Qualche pensiero (sparso) sulla Sicilia

I panorami brulli della Sicilia Oggi parliamo ancora di Sicilia. Nessun racconto di luoghi fantastici assolutamente da visitare, ma solo qualche riflessione riguardo alcune cose che ho notato nei 5 giorni di viaggio. Le strade veloci sono quasi tutte superstrade o strade provinciali. Le autostrade sono quasi inesistenti e abbiamo pagato solo un piccolo tratto (lungo la Palermo Messina, il tratto fino a Santo Stefano di Camastra).
Continuiamo a parlare di strade: molte sono molto rovinate e danneggiate. Soprattutto la zona di Nicosia presenta delle strade "da paura": strade con buche molto profonde, evidentemente il terreno sotto l'asfalto non è più così compatto e solido e ogni pochi metri si rischia di rovinare le sospensioni della macchina. E più di una volta, in effetti, ho avuto paura che la macchina potesse rompersi da un momento all'altro!!! Stanno facendo dei lavori, in alcuni tratti, ma sembrano andare un po' a rilento!
Ma parliamo anche delle indicazioni stradali: se decidete di fare un viaggio on the road preparatevi a sbagliare strada diverse volte per mancanza di segnali stradali! Troverete una o due indicazioni, poi più nulla per diversi chilometri quando troverete (finalmente) altre indicazioni... Nel mezzo? Dovrete perdervi o munirvi di navigatori! Questo mi ha ricordato molto la segnaletica tra Viterbo e Roma: quando si torna verso la capitale i chilometri di distanza aumentano invece di diminuire fino, circa, a metà strada!
I panorami brulli della Sicilia Sapete, se mi seguite, che una cosa che mi piace molto è osservare i panorami che mi circondano e mi scorrono davanti gli occhi... La Sicilia, da questo punto di vista, è stata un po' deludente. O meglio: non mi ha stupita quanto avevo immaginato che avrebbe fatto! I colori sono sempre sui toni dell'ocra e del marrone, sono sempre panorami un po' brulli e spesso, quando vi ci si trovano delle case queste sembrano scarseggiare in manutenzione, se non sono comunque abbandonate!
Quando finisce la stagione estiva, già da inizio ottobre (mica gennaio/febbraio) i piccoli paesi chiudono baracca e burattini e quello che rimane a disposizione dei turisti è decisamente poco!! Questo credo sia un vero peccato: posti come Erice hanno molto da offrire, secondo me, anche dopo la fine della stagione delle vacanze! Diventa difficile anche semplicemente trovare un posto dove andare a cenare: a Marinella di Selinunte molti ristoranti erano chiusi! Perché?? :( Questa è stata davvero una (piccola) grande delusione.
A parte tutto devo ammettere che la cordialità delle persone è stata davvero tante: molta disponibilità e voglia di condividere e parlare con gli altri... E credo che, alla fine, questo sia uno dei ricordi migliori di questo viaggio!

mercoledì 22 ottobre 2014

Sicilia on the road: la villa romana di Piazza Armerina

Villa Romana di Piazza Armerina
Quando pensiamo alla Sicilia viene in mente sicuramente il mare e, in alcuni casi, la sua parte "greca". Ma la Sicilia non è soltanto questo!
Oggi, quindi, vi porto a fare un giro alla Villa Romana di Piazza Armerina, parlando anche in parte di cosa non mi è piaciuto di questo posto. Si tratta di una villa (probabilmente) di rappresentanza, una villa di un qualche personaggio importante di epoca romana. Dal 1997, vista la sua bellezza, fa parte dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO. C'è un unico parcheggio dove è possibile lasciare la macchina e costa 1,50 euro l'ora. Il biglietto costa 14 euro che dura tre giorni e permette di visitare anche l’area archeologica di Morgantina ed il Museo di Aidone.
L'aspetto più conosciuto/famoso/bello della villa è rappresentato dai "mosaici figurati in tessere colorate" che si trovano lungo i pavimenti di molte stanze. Documentandomi ho scoperto che le differenze stilistiche fra i mosaici (a quanto pare sono molto evidenti, ma a me non lo sono sembrate) derivano probabilmente dal fatto che vi lavorarono maestranze provenienti da paesi diversi e, quindi, utilizzarono vari “album di modelli”.
Villa Romana di Piazza Armerina
Maestranze a parte, questi mosaici sono affascinanti, ognuno racconta una sua storia. La visita segue un percorso prestabilito, lungo delle passerelle decisamente strette, soprattutto vista la grande quantità di gruppi (molto nutriti) di turisti che vengono fin qui: spesso e volentieri si fa fatica a proseguire il percorso o "si deve fare a botte" per poter guardare. Il mio suggerimento è di arrivare qui, quindi, il prima possibile per cercare di battere sul tempo questi grandi gruppi.
Villa Romana di Piazza Armerina
I pannelli esplicativi, abbastanza esaustivi, sono numerosi lungo il percorso che ci si trova a seguire.. Ma c'è un però: il fatto che ci si trovi lungo passerelle strette per il flusso turistico del sito "rema contro" chi vorrebbe leggere in santa pace ma si trova a dover far passare in continuazione i gruppi che rincorrono la guida o le persone a cui non interessa leggere perché hanno la loro guida tascabile (quanto ci sarà scritto su quelle guide, io mi domando!). Devo ammettere a malincuore che dover fare a botte anche per riuscire a capire cosa stavo guardando non depone molto a favore!
Villa Romana di Piazza Armerina
Non volendovi assillare con troppe nozioni storiche che tra 10 minuti avremo già dimenticato tutti, prima di lasciarvi con qualche altra foto scattata durante la visita, vi volevo parlare delle cose che non ho apprezzato molto di questo luogo..
Cominciamo col biglietto cumulativo per villa e due musei: certo, è innegabile il fatto che questa tipologia di biglietto sia davvero molto comoda... Ma è anche vero che la maggior parte delle persone che arriva qui vuole vedere solo la villa e probabilmente non gli interessa andare a vedere i due musei. Quindi perché obbligare i visitatori, indistintamente, a comprare questo biglietto a 14 euro e non dargli magari una scelta? Per paura che gli altri due musei non incassino abbastanza? Però non credo sia giusto rifarsi sulla pelle dei turisti che poi, in questo mondo sempre connesso, sicuramente si lamenteranno (e non sono l'unica ad aver notato la cosa). Del percorso molto stretto vi ho già accennato qualcosa e, quindi, mi limito ad una breve e veloce considerazione: capisco che non si voglia "deturpare" troppo la villa, capisco che si voglia permettere ai turisti di vedere al meglio gli splendidi mosaici e quindi non li volessero coprire con le passerelle, ma così è molto difficile guardare i mosaici.
Villa Romana di Piazza Armerina
Ci sono altre due cose che non mi sono piaciute. Si paga anche semplicemente per andare in bagno. Certo, solo 0,50 euro, ma comunque è il bagno del sito archeologico e si paga già un profumatissimo biglietto! Non mi sono mai piaciuti i posti dove paghi (anche poco) per andare in bagno anche se hai già pagato un biglietto d'ingresso... :( Consiglierei di lasciare l'accesso libero al bagno, in fondo è una necessità umana doverci andare (oltre a questo, comica è stata la scena del "custode" che continuava a chiedere "money" anzichè "coins" ad una turista straniera che non aveva monete, ma solo contanti).
Infine arriviamo al parcheggio che costa 1,50 euro l'ora (o frazione). Tenete conto che la villa si trova fuori dalla città vera e propria, a qualche chilometro di distanza, ci arrivano tutti con la macchina e questo di cui parlo è praticamente l'unico posto dove poter lasciare le macchine.. Per visitare il sito con un passo normale, senza perder tempo, ci vogliono quasi due ore, quindi 3 euro di parcheggio: anche questo, oltre al biglietto, è un affare d'oro per il sito in questione!
Potremmo riassumere il tutto con la frase "a Piazza Armerina si paga TUTTO"... E secondo me il costo è troppo alto! Vista la quantità di turisti che passa per la villa credo che i costi si potrebbero abbassare, iniziando da bagno e parcheggio (la macchina non me la posso infilare in tasca e dover andare in bagno è un bisogno fisiologico).. Rivedere la spesa che chiedono di fare ai turisti, secondo me, andrebbe solo che a loro favore, anche se comunque, una volta arrivati qui, la percentuale di persone che se ne vanno perché "troppo caro" credo sia (quasi) nulla.
Detto ciò, godetevi qualche altra foto di questo luogo fantastico, chissà che non vi facciano venire voglia di visitarlo durante un viaggio in Sicilia!
Villa Romana di Piazza Armerina

Villa Romana di Piazza Armerina

Villa Romana di Piazza Armerina

Villa Romana di Piazza Armerina

Villa Romana di Piazza Armerina

domenica 19 ottobre 2014

Sicilia on the road: Erice e la Sicilia medievale

Erice: tra i vicoli del paese In 5 giorni di viaggio in Sicilia abbiamo percorso circa 1000 km passando anche per Erice, vicino Trapani. I parcheggi appena fuori dalle mura sono tutti a pagamento: potete o pagare ad ore, o acquistare l'abbonamento di 4,6 euro per una settimana di parcheggio (che comunque conviene anche se si sta di meno) oppure parcheggiare a Trapani ed usufruire dell'ovovia che porta fino ad una delle porte del borgo (Porta Trapani, appunto). Occhio a non parcheggiare nelle strisce gialle, quelle sono per i residenti di Erice.
Una cosa che abbiamo notato fin da prima di entrare nel paese vero e proprio sono le numerose "mandrie" di turisti giunti fin qui con un qualche viaggio organizzato che li porterà in giro per tutta la Sicilia (o quasi) a tappe forzate e velocissime. Per fortuna in molti stavano andando via e, quindi, noi abbiamo girato abbastanza tranquillamente per le strade di Erice ed abbiamo potuto apprezzare al meglio il paese.
Erice:  il Duomo Mentre ci incamminiamo per i vicoli e le salite del paese ho pensato subito che, in effetti, la ragazza dell'hotel aveva ragione e le salite di Erice sono toste da percorrere, ecco il primo vero incontro con la storia di questo piccolo paesino: il Duomo di Erice che, anche se "piccolo" riesce a colpire chi lo guarda. Conosciuto con diversi nomi (Duomo, Chiesa Madre, cioè "chiesa principale", Santa Maria Assunta). Tradizione vuole che il duomo di Erice venne costruito all'epoca dell'imperatore Costantino nel IV secolo d.C. ma il tempio che vediamo oggi, comunque, venne costruito nel 1312 da Federico III di Aragona con materiale preso dal tempio di Venere Ericina (nei dintorni di Erice). Per visitare l'interno si paga un biglietti di 2 euro (noi non siamo entrati, abbiamo preferito continuare a passeggiare finché c'era luce e poi in quel momento stavano entrando gli ultimi gruppi di turisti arrivati in paese, quindi troppa folla per riuscire a visitarlo senza fare a botte con gli altri che vogliono fare fotografie). Mentre continuavamo il nostro giro notavo che Erice è uno di quei posti che, anche se non hanno chissà quali grandi monumenti, riescono a piacere molto a chi li visita!
Erice: micio di paeseTutto è in pietra, compresa la pavimentazione della strada e, quindi, va fatta anche attenzione quando si passeggia: la pietra usata per la pavimentazione delle strade è ormai liscia per quanta gente vi è passata e si rischia di scivolare!!
Questo micio si era perfettamente mimetizzato con i palazzi circostanti (una chiesa, nello specifico, ma non vi so dire quale.. Sicuramente una delle chiese "minori"). e l'ho notato solo perché me lo hanno fatto notare (proprio per come era stato bravo a mimetizzarsi per schiacciare un pisolino). Da brava amante degli animali, ovviamente, non ho resistito al cercare di farci amicizia ed alla fine, dopo alcuni istanti di perplessità e di studio da parte sua, ci siamo ritrovati a giocare :). Prima di proseguire ho voluto fargli una foto e questa che vi mostro è il risultato (uscito per puro caso, fortuna, o comunque vogliate definire la cosa).
Ammetto che non è stato semplice decidere dove andare, decidere che giro seguire per visitare Erice, e abbiamo deciso di andare "a naso" e questa si è rivelata la scelta migliore da fare: sapete ormai che non amo troppo i percorsi prefissati e decisi, a meno che non mi permettano di vedere luoghi, persone e/o cose che altrimenti non scoprirei. Arriviamo, girando in questo modo, fino alla Chiesa di San Giuliano. Anche questa non l'abbiamo visitata all'interno.
Erice: Chiesa di San GiulianoIl biglietto costa sempre 2 euro. Si tratta di una delle prime chiese costruite a Erice ed è stata eretta in onore di San Giuliano a cui i normanni attribuirono il merito della vittoria contro i mussulmani che avevano occupato la cittadella [per questo motivo San Giuliano, protettore di Erice, è definito il santo liberatore]. Una storia interessante, scovata cercando sulla guida e su internet (in particolare sul sito "turismo Trapani"). [Prima di continuare, una breve informazione utile. Ho notato, durante questo nostro giro, che sono segnalati alcuni percorsi identificati da diversi colori e una volta tornata a Roma ho fatto una breve ricerca ed ho scoperto la "TrapaniWelcome Card": un pass che permette di usufruire di bus locali e funivia e di "visitare le principali attrazioni del territorio con riduzioni o ingresso gratuito"... Anche se avrei da ridire sulla definizione di "gratuito": alla fine comunque la carta la si paga (è come se i biglietti gratuiti fossero stati già pagati)].
Erice: Castello di Venere Proseguiamo la nostra passeggiata fino ad arrivare dall'altro lato del paese (o quasi) e ci troviamo davanti ad una serie di torrette e castelli, tra cui il Castello di Venere Ericina ("Ericina" proprio perché venerata in questa zona). In realtà questo che si vede oggi è il castello di epoca normanna, costruito sui resti del santuario dedicato a Venere. Castello o non castello, santuario o non santuario, questa vista con la luce del tardo pomeriggio cattura chiunque passi per questa parte del paesino.
Erice: vista sul golfo dalla villa comunale
Erice: tramonto su Trapani Vi è la possibilità, da lì, di osservare anche il panorama, il golfo di Trapani: non ditemi che non è una delle viste più belle che il nostro Belpaese offre! (anche se io forse non faccio testo, solitamente tutti i panorami riescono a piacermi!!). Facciamo altri due passi, passiamo per la villa comunale di Erice e ci fermiamo al bar della villa stessa per un aperitivo. il parco è molto tranquillo, anche se c'è un bel viavai di turisti. Anche il bar è molto tranquillo, nonostante sia abbastanza affollato. Se volete fare anche voi un aperitivo fermatevi qui.. Non tanto per il bar, quanto perché potreste trovarvi davanti ad una vista così... Una vista così é, per me, il modo migliore per concludere una giornata.

mercoledì 15 ottobre 2014

Sicilia on the road: Ortigia

Ortigia: ingresso alla città antica
Ortigia, la parte antica di Siracusa, è stata la prima sosta del viaggio in Sicilia. Ve ne parlo nel secondo post e non insieme agli altri luoghi "della Sicilia greca" per vari motivi, tra cui il fatto che, in fin dei conti, non vi sono (più o quasi) segni tangibili dell'epoca greca. Avremmo anche voluto girare di più per le sue strade, ma purtroppo il maltempo ci ha colti più velocemente del previsto e ci ha costretti prima a ripararci in un bar, per aspettare che spiovesse, e poi a tornarcene abbattuti in macchina per andare direttamente a Capo Passero dove si trova il primo b&b in cui abbiamo dormito. Comunque, continuiamo a parlare di Ortigia. Siamo atterrati a Catania poco dopo le 9 e, tra una cosa e l'altra, siamo arrivati ad Ortigia intorno alle 12. Trovare parcheggio è stato un terno al lotto! Però, una volta trovato, ci siamo concessi un bel primo di pesce con vista sul mare (non si può non mangiare pesce una volta che si è in viaggio in Sicilia!!). Appena passata la porta delle antiche mura già si respira un'aria diversa, quasi magica.Passando per vicoli e stradine si arriva alla "piazza principale", la piazza del duomo.Una delle piazze più belle della zona, forse la più bella!
Ortigia: il Duomo
I suoi colori chiari (della piazza e del duomo stesso) avvolgono le persone che passeggiano qua e le mandrie di turisti che, con la fretta dei tour organizzati, vogliono visitare la città ed il suo duomo; colori che sotto il sole (ancora non ci aveva abbandonati) risplendono ancora di più! La voglia di entrare a visitare il Duomo era troppo forte, almeno per me, e così, nonostante nuvoloni neri in avvicinamento (di quelli che "fanno venire notte") ho deciso di fare comunque un giro veloce all'interno. [Il Duomo di Ortigia è visitabile con visite guidate dal lunedì al sabato, al costo di 2 euro; gli orari cambiano a seconda della stagione: Inverno: 09:00-17:30; Estate: 09:00-18:30; Luglio ed agosto: 09:00-19:00] All'estremità opposta rispetto a dove ci trovavamo noi vi è un'altra piccola chiesa e la visita è stata ancora più veloce di quella del Duomo (infatti ho solo una foto dell'esterno: all'interno ho girato solo qualche immagine per il video). Le nuvole sono sempre più vicine e quindi decidiamo di continuare il nostro giro prima che l'acqua ci prenda. Ammetto che l'idea era un po' folle (o forse no): volevamo arrivare a vedere, almeno da fuori, il castello e poi riattraversare la città per ritornare alla macchina prima che si scatenasse il diluvio!
Ortigia: vista sul mare
Proseguiamo comunque la passeggiata e ci godiamo da diversi punti della città il mare ingrigito dal brutto tempo... E si, continua a piacermi anche con un tempo così grigio: per me il mare è sempre il mare ed anche se non riesco ad andarci spesso come molti anni fa continuerà sempre a piacermi tantissimo! Proviamo ad allungarci ancora un po' verso il castello, ma ci rendiamo conto che le nuvole erano ormai troppo vicine perché potessimo arrivare al castello e tornare alla macchina senza bagnarci (ovviamente eravamo partiti tutti senza ombrello) e quindi la nostra idea si è "infranta" contro l'arrivo delle nuvole.
Ortigia: vista sul mare
Ci siamo goduti un po' la vista del mare mosso che si infrangeva contro gli scogli (non so a voi, ma a me il rumore del mare rilassa) ed appena sono iniziati i tuoni tornare di corsa alla macchina è stata una scelta obbligata come il ripararsi dentro un piccolo bar del centro insieme a tante altre persone che come noi si sono trovate "prese" dalla pioggia e dal forte vento.
Visto quanto poco è durata questa visita, la voglia di visitare Ortigia non mi è passata... Quando tornerò in Sicilia (spero presto) dovrò per forza fare una nuovo tappa qui, per visitare l'altra metà della città!
Ortigia: vista sul mare

Ortigia: vicolo della città

Ortigia: la piazza principale

Ortigia: simpatiche che

domenica 12 ottobre 2014

La Sicilia Greca

Durante un viaggio in Sicilia non si può evitare un'immersione nella storia greca (e romana). Vorrei parlarvi oggi di tre posti che ci riportano indietro fino all'epoca in cui i greci arrivarono sull'isola, cercando di essere breve, ma comunque esaustiva sia nel parlarvi di questi luoghi, sia nel raccontarvi di cosa mi ha colpita e delle mie opinioni. La prima "tappa greca" del nostro tour è la Valle dei templi ad Agrigento. Il biglietto d'ingresso costa 10 euro e vi sono due parcheggi per le macchine. Noi abbiamo lasciato la macchina al parcheggio di Piazzale Hardcastle (2 euro) da cui parte un servizio navetta (in realtà taxi) che per 3 euro portano i turisti fino all'entrata in cima alla collina, vicino l'altro parcheggio, e questa scelta si è rivelata azzeccata: abbiamo percorso la strada in discesa e quindi facendo sicuramente meno fatica.
Valle dei Templi:Tempio di GiunoneIniziamo la visita dal Tempio di Giunone che è arrivato fino ai giorni nostri in condizioni non proprio perfette, ma nonostante questo è molto suggestivo per due motivi: è il tempio più grande dell'intera area e si trova in un punto molto in alto rispetto al resto e questo permette di avere una vista spettacolare sui dintorni (se mi seguite sapete che amo godermi i panorami ed è abbastanza facile che questi mi appassionino molto). Un vialetto sterrato segna il percorso da seguire all'interno dell'area archeologica e, costeggiando quella che dalle targhe scopriamo essere stata una Necropoli Paleocristiana, arriviamo fino al Tempio della Concordia.
Valle dei Templi: tempio della ConcordiaCostruito nel V secolo, deve il suo nome ad un'iscrizione latina ritrovata nelle vicinanze che, però, non ha legami col tempio stesso (non si sa a chi fosse dedicato). Si tratta del tempio più integro di tutta l'area sicuramente anche grazie alla trasformazione in tempio cristiano nel VI secolo d.C.
Continuando la passeggiata si passa davanti altri resti come il Tempio di Ercole, di cui restano praticamente solo alcune colonne, l'Area archeologica a sud-est dell'Olympieion ed il Tempio di Giove Olimpico (Zeus) per arrivare fino al Quartiere residenziale dell'Olympieion: si tratta di una vasta area dove, un tempo, si trovavano le case ed oggi non si trovano che pochi resti tra cui quelli del Tempio delle divinità Ctonie e tempio dei Dioscuri (e per resti intendo solo un angolo di quello che era il tempio).
Valle dei Templi: Quartiere residenziale dell'Olympieion Seguendo il percorso "dalla collina alla pianura" (o quasi) ci troviamo ad uscire dalla Porta V che è vicinissima al parcheggio dove avevamo parcheggiato. Non dimenticatevi di pagare la sosta prima di riprendere la macchina: per farlo troverete solo una cassa automatica: gli altri baracchini nei dintorni sono praticamente tutti chiusi (tristezza... Però ci sono delle panchine all'ombra per sedersi se avete il pranzo al sacco) :P
Proseguiamo con la tappa successiva, ovvero Selinunte. Il biglietto d'ingresso costa 6 euro ed è più piccola della valle dei templi. Prima di tutto devo ammettere che quest'area non mi è piaciuta non per la storia che ricorda, ma per come è tenuta ed organizzata... Passata la biglietteria si trova l'unica cartina Per tutta la prima mezz'ora di cammino, in cui comunque non vi era poi tantissimo da vedere se non due templi, non vi erano targhe esplicative o che indicassero semplicemente il nome del tempio davanti a cui si trovano i turisti. Ah, e non vi aspettate nomi "comprensibili": qui i templi sono indicati con le lettere dell'alfabeto (ancora non hanno scoperto a chi erano dedicati).
Segesta: Tempio
Cooomunque... Passiamo la biglietteria e ci incamminiamo verso l'unico tempio (quasi) integro di Selinunte: in effetti ci si sente molto piccoli, una volta giunti qua... E non ci sono barriere, quindi si possono salire i gradoni ed entrare nel tempio che si presta comunque a diverse foto. In questo periodo lo stanno restaurando e, quindi, dovrete sorbirvi il vociare degli operai ed il rumore dei lavori :D Poco distanti si trovano i resti di un altro tempio tutti ammassati gli uni sugli altri. Non è dato sapere di quale tempio si trattasse, a quale divinità fosse dedicato.
Segesta: resti
Per di più, sembrava che l'edificio fosse crollato praticamente ieri e che ancora nessuno fosse andato a sistemare i danni (credo che nessuna foto riuscirebbe a rendere bene l'idea). La cosa mi ha lasciata perplessa, devo ammetterlo :( L'impressione che ho avuto è stata quella che fosse stato lasciato abbandonato lì in attesa di una qualche decisione sul da farsi o di una mano dal cielo che rimettesse le cose in ordine. E mi sorge spontaneo chiedere (chiedermi): ma se queste cose le lasciamo così, come racconteremo in futuro la storia passata del nostro paese? Secondo me una manciata di foto sui libri di storia/storia dell'arte non basta.
Acropoli di Segesta: primi resti
Passiamo all'Acropoli (vi consiglio di arrivarci con la macchina, è possibile spostarsi da un parcheggio all'altro all'interno dell'area archeologica semplicemente mostrando i biglietti) dove, per fortuna, si trova qualche indicazione in più sui resti che qui si trovano!!! Vi sono due templi ed anche qui si trovano sia lavori di restauro (per quanto riguarda ciò che resta del tempio C) sia resti ammassati su loro stessi come se l'edificio fosse appena crollato (tempio A). Da notare il panorama che, qui, si apre sul mare.
Delusioni a parte, andiamo avanti e parliamo di Segesta. Per visitarla abbiamo attraversato tutta la Sicilia (siamo atterrati a Catania) ed è stata un'ottima scelta! Il biglietto costa 6 euro (anche questo) e c'è un parcheggio (gratuito) dedicato ai visitatori che arrivano fin qui in macchina. Da vedere, a Segesta, ci sono solo due cose: un teatro (costruito dai greci, ristrutturato dai romani) ed un tempio.
Segesta: teatro greco (ristrutturato dai romani)Personalmente suggerisco di iniziare dal teatro: è il più lontano da raggiungere e la strada, in salita ed al sole, fa venire voglia di mollare a metà la salita per ripararsi all'ombra di uno dei pochi alberelli che si trovano ai lati della strada stessa, ma una volta arrivati in cima la fatica viene ripagata! (se volete, però, ci sono le navette che vi arrivano per 2 o 3 euro a persona). Da lassù la vista si estende quasi fino al mare (non proprio vicinissimo).
Segesta: il panorama dal teatro greco (ristrutturato dai romani)Mica scemi i greci: si sceglievano sempre i posti migliori per costruire i teatri! In effetti non credo esista una scenografia migliore di un panorama così (viadotto-"mostro" escluso, ovviamente). Una volta arrivati qua suggerisco di sedersi sugli scalini del teatro stesso e godersi questo panorama sia per riposarsi dopo la (faticosa) salita sia per poter godere meglio della vista. Nell'area intorno al teatro vi sono anche altri resti e delle targhe esplicative che raccontano bene cosa si sta guardando.
Segesta: dove, una volta, c'era un porticato

Senza queste spiegazioni ci troveremmo a guardare dei "sassi messi insieme per chissà quale costruzione di cui ora rimane quasi nulla": a vederli così, non si direbbe mai che lì, una volta, c'era un porticato!







Dal lato opposto del parcheggio rispetto al teatro si trova il tempio. La strada è più corta e meno faticosa di quella che bisogna percorrere per arrivare al teatro e per questo suggerisco di andarci solo dopo, come ultima parte della visita: è meno stancante e si riesce a riprendersi della strada fatta poco prima . Come alla valle dei templi (giustamente, aggiungo io) non è possibile avvicinarsi troppo al tempio, ma non serve entrarci per capire quanto questo edificio sia grande e quanto riesca a mettere in soggezione i vistatori.
Segesta: l'antico tempio
Vi sono diverse persone che, intorno al tempio stesso, si sono trovate la loro posizione e postazione per disegnare (e dipingere) il tempio stesso. Qualcuno sotto il sole seduto sulla sua sedia da spiaggia (bel coraggio, visto che anche ad ottobre fa abbastanza caldo) ed altri, invece, all'ombra seduto sui sassi intorno alla staccionata che protegge l'edificio dall'orda di visitatori. E secondo me loro si porteranno a casa il ricordo migliore della loro visita... E un po' li invidio: certe persone, secondo me, hanno davvero un talento innato e saranno sempre una spanna sopra gli altri per quanto riguarda il saper disegnare!
Segesta: il panorama
Oltre alla storia che il luogo rappresenta, col passaggio di greci e romani (e sicuramente anche altri popoli del passato), c'è un'altra cosa che mi ha colpita e che non posso non raccontare: il panorama che circonda i turisti passa dal verde in lontananza al brullo ocra passando per vigneti e colline verdissime... e tutto in "pochi chilometri"! Però dei panorami della Sicilia ve ne parlerò più avanti perché mi hanno colpita: sono diversi da quelli a cui "sono abituata" girando spesso per il centro Italia e, anche se non me ne sono innamorata (ci si può innamorare di panorami??) mi hanno colpita molto!

sabato 4 ottobre 2014

5 giorni in Sicilia: l'itinerario

Guida Sicilia
Domani mattina parto per la Sicilia. Arrivo previsto: domani mattina alle 9 circa. Sarà un viaggio di 5 giorni pieni che mi porterà in giro per gran parte dell'isola ed oggi volevo condividere con voi il lungo itinerario di questi giorni. Un itinerario che mi porterà a scoprire posti che da troppo tempo stanno chiusi nel "cassetto dei sogni" e finalmente possono uscire a prendere aria :P Anche se questo significa dover essere in aeroporto alle 6:30 (e quindi sveglia alle 5 per essere sicura di avere tutto il tempo di svegliarmi). Ma passiamo alle cose interessanti! Quindi ecco il programma del viaggio:

DOMENICA 5 OTTOBRE
Partiamo da Roma Fiumicino con Ryanair (una delle pochissime tratte che la compagnia effettua da Fiumicino) ed arriviamo a Catania la mattina alle 9 circa. Prendiamo la macchina e ci spostiamo direttamente a Siracusa (per andare ad Ortigia) e pranziamo in zona. Nel pomeriggio ci spostiamo a Capo Passero per la cena ed il pernottamento

LUNEDI 6 OTTOBRE
Da Capo Passero ci spostiamo ad Agrigento per visitare la Valle dei Templi e non vedo l'ora: si tratta di uno di quei posti nella mia "lista desideri" da ormai diversi anni! Il pranzo è previsto ad Agrigento e nel pomeriggio ci spostiamo a Selinunte (Marinella) per la cena ed il pernottamento

MARTEDI 7 OTTOBRE
Da Marinella andremo a visitare la Selinunte archeologica. Pranzeremo durante lo spostamento verso Erice dove ceneremo e dormiremo.

MERCOLEDI 8 OTTOBRE
Da Erice ci muoviamo per andare a visitare la Segesta archeologica. Pranzo in zona prima di spostarci a Nicosia per la cena ed il pernottamento.

GIOVEDI 9 OTTOBRE
Visto che l'aereo (da Catania) lo abbiamo la sera alle 20, da Nicosia ci sposteremo a Piazza Armerina dove visiteremo la parte archeologica e pranzeremo. Quindi ritorneremo a Catania dove, riconsegnata l'auto prenderemo il volo che ci riporterà a Roma.

Non vedo l'ora di partire.. L'ho già detto?? Comunque vi ricordo che, se volete, potete seguirmi sui social network: facebook, twitter ed instagram!

mercoledì 1 ottobre 2014

#Instapost: agosto e settembre visti dal mio instagram

Si lo so: avevo detto, "promesso", che all'inizio di ogni mese avrei pubblicato un post con alcune delle foto che ritengo più belle tra quelle che ho pubblicato nel mese precedente sul mio account instagram. Ma a settembre non l'ho pubblicato: quindi oggi recuperiamo, ripercorrendo sia agosto che settembre :)
Come sapete il 29 luglio sono partita per il Portogallo, dove sono rimasta fino al 13 di agosto. Quindi cominciamo proprio da questo viaggio!
Lisbona al tramonto, vista dall'Elevador de Santa Justa
Tramonto a Lisbona
Lisbona: Arco di Rua Augusta al tramonto. Ammetto che la capitale portoghese, al tramonto, ha saputo stupirmi.
Tramonto a Lisbona
Oporto: palazzi abbandonati (e distrutti) coperti di rampicanti.
Angoli di Portogallo
Statua di strillone ad Oporto... Su instagram non ho resistito alla didascalia "gli strilloni di Oporto hanno proprio la faccia di bronzo".
"strillone dalla faccia di bronzo", Oporto
Tramonto a Faro
Faro: tramonto
la Cappella des Ossos,a Faro, è piuttosto inquietante e particolare: è costruita con le ossa di più di 1000 monaci.
Faro: cappella des ossos
Faro, attracco del ferry per l'Ilha deserta: in lontananza il punto dove laguna ed oceano si incontrano
Faro: la laguna
Cabo da Roca, il punto più occidentale del continente europeo
Angoli di Portogallo
San Francisco? No, Lisbona
Angoli di Portogallo
Sintra: Quinta da Regaleira
Sintra: Quinta da Regaleira
Monterano: la Chiesa di San Bonaventura, costruita su progetto del Bernini e simbolo di questo borgo fantasma
Borgo fantasma di Monterano
Il blogtour in Molise, dall'hastag "#laregionechenonesiste", mi ha permesso di conoscere luoghi che altrimenti molto probabilmente non avrei mai visitato.
Termoli: la sua lunga spiaggia vista dal "belvedere dei fotografi", accanto al castello, all'ingresso della città vecchia.
Molise: Lungomare di Termoli visto dal Castello
Il lago di Castel San Vincenzo. Un luogo magico, soprattutto per i suoi colori.
Molise: lago di Castel San Vincenzo
Un aspetto di questa regione che sicuramente mi ricorderò sono i tramonti "rosso fuoco". Certo, si vedono ovunque, ma mai molto spesso,
Molise: tramonto sulla via del ritorno
A metà settembre ho partecipato alla conferenza stampa per l'edizione 2014 del festival della letteratura di viaggio (edizione 2014) ed ho potuto prender parte ad una crociera sul tevere. Si tratta di una cosa che non ho mai avuto occasione di fare, nonostante io sia nata e cresciuta a Roma e viva da sempre qui (a parte la piccola parentesi di Londra 3 anni fa)... E questi gabbiani che si riposavano su quello che sembra essere un relitto di nave rovesciato, mi hanno fatto davvero sorridere. Non è una scena divertente??
Roma: in attesa lungo il tevere
Sempre parlando di Roma, ho scoperto solo da poco la Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri a Piazza della Repubblica (nonostante io ci sia passata davanti molte, moltissime volte). Devo ammettere che è stata davvero una bella scoperta.
Roma: "cortile vista cielo"
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