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mercoledì 28 gennaio 2015

I documenti per un viaggio in America

Copertina passaportoTornare a New York era un desiderio che avevo da anni e, finalmente, riuscirò a tornarci. Le regole per entrare negli Stati Uniti sono cambiate e sono diventate sempre più rigide, dopo l'11 settembre 2001. Per essere sicura di non dimenticarmi nulla e di partire "preparata", ho cominciato a sistemare tutti i documenti necessari con largo anticipo ed ho pensato di condividere con voi tutte le informazioni raccolte al riguardo e tutti i vari (ed eventuali) passaggi e documenti necessari.
Da alcuni anni è entrato in vigore il Visa Waiver Program, un programma a cui aderiscono diversi paesi e che permette di recarsi negli Stati Uniti senza dover richiedere il visto. Per poterne usufruire vanno rispettate alcune regole, in particolare per quanto riguarda il passaporto.  Cominciamo proprio da qui: quali sono i passaporti validi per questo programma? Con quali passaporti potete non chiedere il visto?
1) passaporto con microchip elettronico inserito nella copertina. Questo è l'unico tipo di passaporto rilasciato in Italia dal 26 ottobre 2006, quindi se lo avete (ri)fatto dopo questa data non avete problemi;
2) passaporto a lettura ottica rilasciato prima del 26 ottobre 2005 e se, qualora rinnovato dopo i 5 anni, il rinnovo è avvenuto prima di tale data;
3)passaporto con foto digitale rilasciato fra il 26 ottobre 2005 e il 26 ottobre 2006.
Se avete un passaporto rilasciato, quindi, fino al 25 ottobre 2005 dovete rifarlo prima di fare qualsiasi altra pratica o richiedere il visto (vi consiglio la prima, richiedere il visto è sempre una procedura abbastanza lunga e rognosa).
Per qualsiasi dubbio potete sempre recarvi al commissariato di polizia più vicino a casa vostra e chiedere se avete un passaporto che va bene. Ricordatevi, se dovete rifarlo, che può volerci anche un mese per avere il nuovo passaporto! (ma di questo, magari, ve ne parlo in un altro post. Che ne dite?)
Ricordatevi che il passaporto deve essere, ovviamente, in corso di validità e deve valere per almeno altri 6 mesi dopo il vostro rientro dagli Stati Uniti!

Avere un passaporto valido per il programma in questione, però, non basta! Ci sono altre condizioni che il vostro viaggio deve rispettare:
- Viaggiare esclusivamente per affari e/o per turismo (no, non pensate nemmeno per un attimo di poter barare!);
- Rimanere negli Stati Uniti non più di 90 giorni (se non rispettate questo termine non potrete più usufruire di questo programma);
- Possedere un biglietto di ritorno.
In mancanza anche di uno dei requisiti elencati, o di tipo diverso di passaporto, è necessario richiedere il visto.
Se viaggiate con adolescenti, bambini, o persone comunque ancora minorenni, tenete ben presente che necessitano di passaporto individuale per poter beneficiare del Visa Waiver Program! Muovetevi, quindi, di conseguenza per avere anche il loro passaporto per tempo per poter richiedere l'esta! (Anche di questo parleremo in un altro post, dedicato alle nuove regole per quanto riguarda i passaporti).
ESTA_logo

Nell'ambito del programma "Visa Waiver Program" (quindi il viaggio senza visto di cui stiamo parlando) è obbligatorio, dal 12 gennaio 2009, ottenere un'autorizzazione ESTA (Electronic System for Travel Authorization). Si tratta di un modulo da riempire on line per richiedere, appunto, l'autorizzazione ad entrare negli Stati Uniti. Ad oggi costa 14 dollari, di cui 4 sono per l'elaborazione della domanda, è necessario richiederla con un buon anticipo (on line suggeriscono di muoversi con almeno un mese d'anticipo) e non è detto che poi non ci si veda rifiutare l'ingresso al controllo passaporti dell'aeroporto d'arrivo (si, anche se l'ESTA ha avuto un esito positivo).
Ci sono diversi siti per fare richiesta per l'ESTA, tutti (così dicono) autorizzati, ma suggerisco di compilare il modulo che si trova sul sito ufficiale (potete anche selezionare la lingua italiana se avete difficoltà con l'inglese)
In poche parole questo modulo va riempito con i vostri dati (nome, cognome, sesso, nazionalità, numero di passaporto, ...) e poi dovete rispondere a domande del tipo "sei un terrorista?", "hai mai commesso reati penali?" e così via. Riempitelo con accuratezza prima di inviarlo, per non vedere rifiutata l'autorizzazione per un errore banale come un errore di battitura!
Se ricevete risposta positiva, quindi siete autorizzati ad entrare negli USA, l’autorizzazione ha validità per un periodo di due anni (o fino alla scadenza del passaporto). Se nel periodo di validità dell'ESTA fate più viaggi dovete aggiornare i dati, non chiedere una seconda autorizzazione :)
[Fonte immagine: wikimedia. org]

Se per qualsiasi motivo il vostro viaggio richiede il visto (retate per più di 90 giorni, andate per studio, e/o altri motivi) dovete andare in ambasciata e farne richiesta! L'ambasciata si trova a Roma, in via Vittorio Veneto 121. Ci sono, poi, i consolati a Firenze, Milano e Napoli.
Per qualsiasi informazione potete sempre consultare il sito ufficiale dell'ambasciata americana in Italia.
Alcune informazioni sull'esta: http://italian.italy.usembassy.gov/visti/esta/autorizzazione-esta.html
Per richiedere l'ESTA si va sul sito ufficiale

domenica 25 gennaio 2015

Un pomeriggio alla scoperta di Bologna

Bologna, città universitaria e "città dei portici". Tante le biciclette che girano, in particolare per le stradine del centro, altrettante le persone che vi passeggiano e studenti che vanno e vengono dalle lezioni all'università. Anche se piccola, lo ammetto, questa città ha sempre avuto un qualcosa che mi spinge(va) a volerci tornare, anche se non spessissimo, per scoprire sempre un pezzo in più di quello che ha da offrire. Stavolta ci sono andata per altri motivi, non per fare la turista, ma ho cercato di ritagliarmi comunque qualche ora per girellare per le sue vie.
Torre Garisenda e degli AsinelliAvrei voluto iniziare il pomeriggio salendo in cima alla torre degli asinelli, l'ho fatto quando ero piccola e quasi non me lo ricordo, ma il tempo ha giocato a mio sfavore (purtroppo) ed ho dovuto desistere.
Prima di proseguire seguendo i miei appunti su cosa avrei voluto scoprire di nuovo di questa città, ho deciso di camminare un po' per il centro città senza darmi una destinazione precisa: come spesso cerco di fare, volevo assaporare anche le strade ed i vicoli della città.
Bologna è una delle città migliori, secondo me, per girare senza una meta.. Ma anche per girare con una meta precisa, semplicemente facendo il giro più largo per vedere quanto più possibile di tutto il resto!
Avevo previsto varie cose da vedere, a parte il voler salire in cima alle torri e la prima cosa da fare era andare a visitare la Basilica di Santo Stefano che si trova nell'omonima piazza del centro storico.
Basilica di Santo Stefano Questa basilica viene identificata anche come il "complesso delle Sette Chiese" ed è questo ad aver attirato la mia attenzione e che mi ha spinta a voler andare a visitarla.
La spiegazione di questo suo nome alternativo è molto semplice: il complesso di epoca romanica era originariamente costituito da sette edifici che erano collegati tra loro. Oggi, purtroppo, gli edifici sono solo quattro, ma ha conservato il nome. Sembra che il complesso della basilica sia stato ideato da San Petronio, patrono della città, e costruito su un tempio di Iside. Dal portico del chiostro della Chiesa della trinità si accede al museo di Santo Stefano, dove sono conservati oggetti di culto ed opere d'arte che provengono proprio dalle sette chiese che costituivano il complesso. Il museo non ha gli stessi orari della basilica, ma purtroppo non ho preso appunti al riguardo e quindi non ve posso dire con esattezza :(
Basilica di Santo Stefano Posso dirvi, con estrema sicurezza, che all'ora di pranzo è sicuramente chiuso (io ero lì all'incirca alle 14 e sono rimasta a bocca asciutta). Ho, quindi, continuato a visitare i vari chiostri ed i 4 edifici ed ammetto di esserne rimasta stupita: sono, nella loro complessità, molto semplici. Trovo stupefacente come, alle volte, sono le cose più semplici ad essere le più belle, quelle più stupefacenti e che più riescono a colpirci durante un viaggio! Non ci vuole tantissimo a visitare questa basilica, vi consiglio comunque di visitarla con molta calma.
Tra le varie cose che mi ero messa in programma ce n'era una in particolare che volevo assolutamente vedere, da anni ormai! Parlo dell'Archiginnasio (Piazza Galvani 1. Per essere precisisi trova lungo la stradina laterale che costeggia, sulla sinistra, la Basilica di San Petronio) un tempo sede
Archiginnasio: il Teatro anatomicodell'università ed oggi sede della biblioteca comunale. Io, in particolare, volevo vedere  il Teatro anatomico. Si tratta di una stanza costruita da Antonio Levante nel 1637 per l'insegnamento dell'anatomia. Al suo interno si trovano le famose statue degli Spellati di Ercole Lelli.
Devo ammettere che mi aspettavo di trovarmi davanti ad una stanza più grande, con più "gradini-sedute" ed un tavolo più grande, però sono comunque contenta di essere riuscita finalmente a vederla. Si può visitare anche la sala dello Stabat Mater, un'aula magna per i Legisti, chiamata così in memoria della prima esecuzione, tenutavi il 18 marzo 1842, dello Stabat Mater di Gioachino Rossini, sotto la direzione di Gaetano Donizetti.Gli orari per visitare le sale sono: lunedì - venerdì 10-18, sabato fino alle 19, domenica e giorni festivi ore 10-14. La sala dello stabat Mater è visitabile solo se non è occupata per iniziative culturali.. Il biglietto costa 3 euro.
Dopo un caffè con Milly ho deciso di andare a visitare la Basilica di San Petronio (orari: 7:45-14:00 e 15:00-18:00. All'ingresso troverete la finanza che controlla le borse di tutti i visitatori).
Basilica di San Petronio Ci sono passata davanti non so quante volte, ogni viaggio a Bologna, ma non ci ero ancora mai entrata! San Petronio, per grandezza, è la sesta basilica in Europa (quarta in Italia) e, in effetti, è decisamente imponente, anche se questa sua maestosità la si nota molto di più una volta entrati.
la cosa che mi ha colpito di più è sicuramente la semplicità di questi interni così ampi! Mi spiego meglio: forse sbagliando, mi aspettavo affreschi in ogni angolo di muro (e soffitto) libero, altari giganteschi e iperornati (magari anche in oro) ed arredi molto "vistosi" e, invece, ho trovato un ambiente molto sobrio, silenzioso e che riesce a colpire i visitatori proprio per questi aspetti.
Basilica di San Petronio: interni
Si possono fare foto senza flash, i video sono vietati, come spesso accade, solo se avete intenzione di piazzarvi nel mezzo per chissà quanto tempo e con un cavalletto... Ho cercato di limitare entrambe le cose (anche se non avrei avuto "problemi" non volevo disinteressarmi delle regole), proverò comunque a mostrarvi di più di questa basilica nel video a cui sto lavorando in questi giorni :)
Dopo avevo pensato di andare anche alla pinacoteca nazionale (in via delle belle arti 56, nell'edificio dove si trova l'accademia di belle arti), ma ho deciso, visto che ormai erano le 18 e la pinacoteca chiude alle 19, di evitare una visita mordi e fuggi e di conservarla per la prossima volta che sarò in città. Se volete andare a visitarla, il biglietto intero costa 4€ e quello ridotto 2(€).
La sera, con Cristina siamo andate a mangiare da Tamburini, antica salsamenteria bolognese che ha anche la sua enoteca (che se non ho capito male è anche una di quelle storiche di Bologna). Credo che ci tornerò anche la prossima volta che mi capiterà di cenare in città!
Ho capito che a Bologna ho ancora tante cose da vedere e scoprire... E altrettante da conservare tra i ricordi di una città che sa come stupirti ogni volta che la visiti. Cosa vi è piaciuto di più, a voi, di questa città? Ci tornereste?

giovedì 22 gennaio 2015

Libri di viaggio: “I sotterranei di Londra” di Peter Ackroyd

Finalmente torno a parlarvi di libri e viaggi e come avrete capito dal titolo del post parliamo ancora di Londra. Stavolta, però, non della città in superficie: Peter Ackroyd ci porta a scoprire i sotterranei della città e la loro evoluzione.
I sotterranei di Londra Devo ammettere che, inizialmente, lo stile dell'autore non mi intrigava molto, non mi faceva venire voglia di continuare il libro. Le prime pagine sono state piuttosto noiose, ma da amante della capitale inglese sono andata avanti nella lettura e, col senno di poi (grandissima scienza esatta), mi sono dovuta ricredere: ho scoperto diverse cose abbastanza interessanti che vorrei vedere/conoscere/testare al prossimo viaggio a Londra (spero per la fine del 2015, magari per il mio compleanno).
Che ci si credo meno, anche i sotterranei hanno una loro storia: si comincia parlando dei torrenti che, nei secoli, sono stati interrati (ed hanno fatto molti danni), fino alla costruzione dei tunnel della metropolitana. Il tutto passando attraverso i primi tunnel "per il trasporto", dove passavano carrozze o barche (si, ce n'erano anche sotto i fiumi e/o torrenti) ed anche per i tunnel creati per i cavi del telefono/elettricità ed i tunnel che venivano usati per trasportare i morti ai cimiteri :)
Se consiglio questo libro? Direi ni: le cose che Ackroyd racconta sono sicuramente interessanti, ma la difficoltà di lettura delle prime pagine è sicuramente un aspetto di cui tenere conto

lunedì 19 gennaio 2015

Video di viaggio: i miei consigli e trucchi

[Post scritto a 4 mani]
la mia videocamera Sapete che a me piace fare video e ogni volta (o quasi) che sono in viaggio mi organizzo per fare (almeno) uno o due video. Tre anni fa ho capito che solo il saper usare un programma di montaggio video non mi bastava per riuscire a fare video ben fatti e, quindi, ho deciso di farmi insegnare tutto quello che mi serviva per iniziare a migliorare, in particolare per quanto riguarda il fare le riprese. Ho pensato, quindi, che potesse essere utile condividere cosa ho imparato con chi, come me, fa i video dei suoi viaggi. Scrivo questo post insieme a chi, queste cose, me le ha insegnate/suggerite. La "lista" non è lunghissima, ma queste sono le primissime cose di cui tenere conto!

- Non è la videocamera a fare il video, ma voi. Certo, una buona videocamera aiuta, ma solo per quanto riguarda la qualità delle immagini (e dell'audio). Siete voi, però,a muoverla, decidere movimenti ed inquadrature, velocità degli zoom e così via.
Siete voi a (dover) sapere cosa vi serve per andare poi a realizzare il video finale. Capite cosa volete fare e che risultato finale volete, quali riprese, quindi, vi serviranno per ottenerlo. Altrimenti il risultato sarà scarso (molto);

La GoPro è il trend del momento, un trend da cui dovete farvi trascinare con molta attenzione, coscienza e conoscenza. Se la volete comprare per i vostri video, usatela con molta parsimonia: è un'arma a doppio taglio perché se usata con poca stabilità, il tremolio che si va ad associare alle immagini molto grandangolari di questo tipo di camere può risultare davvero molto fastidioso e gli spettatori, poi, dovranno guardare il video con una scorta di xamamina vicino!
(i video sportivi sono una categoria a parte)

- Fate "amicizia" con la videocamera: se andate allo sbaraglio potreste non ottenere il risultato che volete!

- Partite sapendo già cosa volete. Non dovete farvi una sceneggiatura ed uno storyboard, ok, ma dovete avere ben chiaro fin da subito di cosa avrete bisogno in fase di montaggio: particolari dei palazzi, particolari scorci di un paese, e così via. Girate molti dettagli: quando sarete in montaggio scoprirete perché. Studiate prima e vi faciliterete non poco la vita!

- Non usare mai la fascetta laterale della videocamera: pensate che vi permetta di fare riprese più stabili, ma non è così! Pensate che siete meno stabili di quello che vi sembra ed usarla passerà il vostro tremolio (minimo) alla camera, perché quando sarete tutti stretti di zoom anche il semplice respirare produrrà degli effetti .
Per far sì che le immagini siano stabili, potete seguire pochi passi:: fermatevi, trovate voi per primi stabilità, tenete la camera con entrambe (e dico, entrambe) le mani e solo dopo iniziate la ripresa;

- Tremolio ad inizio ripresa: capita, spesso e volentieri, che spingendo il tasto "rec" ci siano un paio di secondi mossi. Può capitare anche se avete trovato "la posizione giusta" per la ripresa. Ricordatevi che potete tagliare quei secondi della clip;

- Non si mettono MAI due movimenti uno dietro l'altro, soprattutto se fatti male e sono due movimenti uguali, ma in sensi opposti.
Che eccezioni ci sono (forse)? Uno zoom ad allargare ed una panoramica, oppure una panoramica e poi uno zoom a stringere

- Anche se le riprese sono tante il video deve essere breve, massimo 5 minuti. Tranne in casi (molto) particolari.

- Il cavalletto serve sempre e comunque? No, potreste anche non usarlo mai! (io non l'ho mai portato)


mercoledì 14 gennaio 2015

Toscana: una giornata tra Porto Ercole e l'Argentario

La zona della maremma toscana mi è sempre piaciuta, fin da quando passavo una parte delle mie vacanze a Capalbio. Il 26 dicembre ho deciso di passare la mattinata e di pranzare in buona compagnia a Porto Ercole, inserito proprio nel 2014 tra i borghi più belli d'Italia (cosa che ho scoperto quasi per caso).
Scorci del porto
Porto Ercole è uno dei due maggiori abitati che costituiscono il comune di Monte Argentario (si, fa comune! l'altro abitato è Porto Santo Stefano). Da Roma ci vogliono circa due ore (forse poco di più) per arrivare fino qui, ma io le ho sempre fatte volentieri, forse con la complicità dei ricordi di quando, questo viaggio, lo facevo da piccola per andare in vacanza! Aspettavo sempre di vedere il mare sbucare da dietro una curva perché per me era il segno che, ormai, eravamo a metà del viaggio circa e, da piccola più che mai, adoravo il mare e passare le mie vacanza a mollo!(certo, da piccola sopportavo anche meglio due ore e passa seduta in macchina).
Angoli del portoLa gente in giro è poca, in fondo era pur sempre il 26 dicembre ed erano ancora tutti impegnati con pranzi vari per le feste di natale. La giornata era decisamente bella, la giornata perfetta per fare foto e provare i nuovi filtri per la macchina fotografica, che sono stati il regalo principale che ho ricevuto questo natale.
Arriviamo al piccolissimo porto, dove il tempo scorre lento tra chi si ferma al bar, chi passeggia con i bambini ed il cane e chi siede su una panchina per godersi il sole prima di andare a pranzo. In certi momenti l'atmosfera era quasi surreale per quanto era tutto tranquillo e lento nello scorrere! Fosse stato per me, probabilmente, sarei rimasta lì.
Il porto ed il paese Il paese vero e proprio si sviluppa all'interno e lungo i promontori che, intorno al monte argentario, si allungano in mare. Noi ci siamo tenuti nella parte del porto: l'intenzione era quella di fare una passeggiata in tranquillità senza strafare per vedere di tutto e di più, godendoci il mare ed il paese che incornicia il piccolo porto.
So che in periodo natalizio c'è un presepe vivente che si snoda per le strade del centro storico e, da quello che dicono, è molto bello da vedere.. Questa volta non sono riuscita a vederlo, ma la prossima volta che ricapiterò in zona in periodo natalizio voglio assolutamente riuscire a vedere anche questo.
Presepe marinaro
Molto carino è il presepe che abbiamo trovato al porto: molto semplice, realizzato (anche) con reti da pesca e "nascosto" dalle barche ancorate in attesa dei loro proprietari. Ci ha incuriositi tutti, tutti i passanti si fermavano sorridenti ad osservarlo. Io ne sono rimasta piacevolmente colpita (non me lo aspettavo un presepe così). A pranzo ci siamo fermati alla trattoria La Sirena (Via Caravaggio, 87) dove abbiamo fatto il pieno di pesce! All'inizio ero un po' scettica, era l'unico ristorante, nei dintorni del porto, che abbiamo visto aperto e la cosa non mi ha fatto pensare benissimo (devo ammetterlo). Però, in fin dei conti, con 25 euro a testa abbiamo mangiato decisamente bene (abbiamo preso due antipasti, un primo ed un secondo di pesce).
Sosta a Porto Santo Stefano Se siete in zona non potete saltare una passeggiata (anche in macchina se non volete azzardarvi a farlo a piedi) per le strade del Monte Argentario! Da una parte il verde, le case (bellissime) nascoste dalla natura e dall'altra il mare. Ogni volta che passavo (e passo ancora) di qua mi soffermo a guardare le case che incrociamo e provo ad immaginare come saranno all'interno e chissà chi ci vive (certe volte mi vengono dei film quasi da oscar, lo ammetto). Quando si avvicina l'ora del tramonto la vista è sempre più bella, i tramonti toscani sono sempre particolari e di un rosso vivo che non si dimentica, ve lo assicuro!
Dal Monte Argentario Ci soffermiamo ad osservare l'Isola del Giglio da una piazzola lungo la strada, facciamo qualche foto (per fortuna la zona si presta molto alle fotografie) e poi ci rimettiamo in moto per tornare verso casa.
Lungo la strada del ritorno ci tiene compagnia un tramonto bellissimo (l'ho detto no che i tramonti toscani non si dimenticano!!?) ed io mi sono ripromessa di tornare in maremma un po' più spesso, che sia per vacanza o per una semplice giornata di festa passata fuori città!
Tramonto lungo l'autostrada

lunedì 12 gennaio 2015

5 (+2) posti dove mangiare a Londra

Ci siamo appena ripresi (forse) dai pasti infiniti dalle feste natalizie ed io vi parlo di cibo! In tanti viaggi a Londra ho mangiato in tanti posti diversi, alcuni buoni, altri piuttosto deludenti (ovviamente); alcuni dai prezzi buoni ed abbordabili, altri abbastanza cari (ma preferibili alle alter alternative). Oggi voglio parlarvi di 5 posti dove mangiare bene a prezzi (ancora) abbordabili.
Logo_PaulInizio con Paul. Si tratta di una pasticceria/panificio con varie sedi sparse per la città: vendono dolci, panini, caffè anche a portar via
La sede a Gloucester Road (73 Gloucester Road, London SW7 4SS) è decisamente piccolina e potreste avere (molta) difficoltà a trovare posto, ma è sicuramente buona, pulita ed ha prezzi nella media. Il cibo che offrono è buono. Sicuramente troverete fila, ma per fortuna è abbastanza scorrevole: non ci metterete molto ad ordinare ed a ricevere ciò che avete ordinato.
Offrono anche bevande calde come caffè, cappuccino e cioccolata calda: non le ho provate (sono rimasta "fedele" a starbucks e caffè nero) quindi non so dirvi come sono, ma l'impressione che ho avuto è che fossero buone.
[Fonte immagine: wikimedia.org]
WildwoodParlando di ristoranti, il primo che vi consiglio è Wildwood (154-156 Gloucester Road). Lo avevo provato già varie volte ed il viaggio dello scorso novembre è stata la buona occasione per riprovarlo e confermare la mia idea. Non lasciatevi ingannare dal fatto che non è strapieno all'interno: è un ristorante molto carino e decisamente molto buono sia per quanto riguarda la carne che il pesce. Per un secondo, contorno, bibita e coperto si spendono circa 15/17 sterline a persona. Sono sicuramente ottimi i filetti di spigola e vi consiglio di provarli assolutamente! Buoni anche gli hamburger, serviti sempre con patatine fritte (molto più buone di quelle a cui siamo solitamente abituati). La cucina chiude alle 23, l'ultima ordinazione viene quindi presa poco prima di quell'ora (se arrivate tardi non si faranno problemi a dirvi che non vi faranno da mangiare).
Ha varie sedi, sia a Londra che in Gran Bretagna: trovate tutti gli indirizzi sul sito, dove potete controllare anche gli orari di apertura.
[Fonte Immagine: wildwoodrestaurants]
The_Stanhope_Arms,_Gloucester_Road_SW7_-_geograph.org.uk_-_1290079 A Londra non si può non mangiare almeno una volta al pub ed io ve ne consiglio ben 2.   Il primo è lo Stanhope Arms al 97 di Gloucester Road. Fa parte di una catena di pub (Stanhope, appunto) che ha vari pub sparsi per la città. Decisamente molto affollato, vi si trovano praticamente solo inglesi: questo depone decisamente a favore, solitamente i posti affollati da locali sono buoni. Ottimo il fish and chips, buoni gli hamburger e le patatine fritte servite insieme agli hamburger sono mille volte meglio di quelle che vengono servite in Italia!
Ricordatevi che nei pub londinesi per ordinare la cena dovete andare al bancone, dire cosa volete ad un cameriere comunicando anche dove siete seduti, portare da bere al tavolo ed attendere che vi venga portata la cena (i casi in cui i camerieri si fermano ai tavoli per le ordinazioni sono molto rari ed è più facile che si fermino per prendere le ordinazioni di bevande che del cibo). [Fonte immagine: wikimedia.org]
anchor_Pub_BanksideThe Anchor pub (Bankside. 34 Park St, Southwark, London SE1 9EF). Se cercate su internet informazioni riguardo questo pub dovete cercarlo come "the anchor bankside" se no non lo troverete mai. Lungo la queen's walk, che costeggia il Tamigi. Lo volevo provare da anni e la mia curiosità, devo ammetterlo, aveva ragione d'essere: ora posso dire che è buono oltre che carino come posto. Si articola in più sale e piani (diciamo più soppalchi che piani), ma nonostante sia abbastanza grande si rischia di fare fatica a trovare posto. In teoria si dovrebbe ordinare al bancone il cibo ed al cameriere le cose da bere, ma è possibile che il cameriere che arriva al tavolo prenda anche l'ordinazione per le cose da mangiare (ma non è detto, quindi non vi fate illusioni).
[Fonte Immagine: Londonphotoroutes]
Muriel's Kitchen L'ultimo posto di cui vi parlo è Muriel's Kitchen a Leicester Square (numero civico 7-9). Anche questo ristorante è molto tranquillo e poco affollato,  i prezzi sono abbordabili per essere in una zona così centrale. Questo è quello che, all'interno, mi è sembrato il più carino: anche wildwood,l'altro ristorante, era curanto dal punto di vista dell'arredo, ma in questo sembra che i proprietari abbiano messo un'attenzione particolare anche per quanto riguarda i piccoli particolari.
Il rapporto qualità-prezzo è buono, l'unica pecca è quella di aver trovato il bagno non proprio in condizioni ottimali! Però, magari, è stato solo un caso e su questo, quindi, preferisco non esprimere giudizi troppo severi (dovessi ricapitarci e ritrovare la stessa situazione, allora il discorso cambierebbe, ovviamente).
Quali sono i vostri ristoranti preferiti a Londra, quelli che consigliereste assolutamente?
[PS: se avete twitter, ho creato una lista pubblica in cui ho inserito alcuni account che potrebbero essere utili per chi sta per partire e cerca info]

---- AGGIORNAMENTO DI GIUGNO 2015----
Dal 5 al 10 maggio 2015 sono tornata a Londra, per una vacanza con mia zia. Abbiamo provato vari ristoranti etnici ed è stata l'occasione giusta per trovare altri ristoranti da segnalarvi. Sarò breve, promesso!

The Mughal's Indian Restaurant. Al numero 11 di London Street, la strada davanti l'entrata/uscita della stazione della metro di Paddington. Locale piccolo, molto curato e con luce (molto) soffusa. Piccolo, quasi non si nota, quindi attenzione a non superarlo. Abbiamo speso circa 15 sterline a testa, quindi prezzi non bassissimi, per una cena decisamente sostanziosa comprensiva di birra (sono circa 20 euro al cambio attuale. Essendo un "vero e proprio" ristorante, per di più a Londra, ci si può anche stare. ). Decisamente molto consigliato.

Ya- Hala 26 London street, sempre zona Paddington. Ristorante libanese arredato in maniera molto semplice e spartana, il cibo è decisamente molto buono (in particolare l'hummus). La presenza di clienti sembra essere molto variabile perché il martedì lo abbiamo visto vuoto (forse colpa dell'ora tarda) mentre il resto della settimana era strapieno! Abbiamo speso circa 16 sterline a testa per una cena sempre decisamente sostanziosa!

giovedì 8 gennaio 2015

Terre di Siena: La via francigena

Passeggiata lungo la via Franicgena Oggi, con questo nuovo post, vi porto ancora in Val D'Orcia. Vi porto lungo la via Francigena, percorsa dai pellegrini per arrivare a Roma. Inizialmente il programma prevedeva un percorso di (soli) 2 chilometri da Località Casa al Cotica verso Radicofani, lungo il tracciato che costeggia la strada provinciale e che è stato messo in sicurezza ultimamente. Alla fine, però, di chilometri ne abbiamo percorsi 4 arrivando a piedi (e non col pulmino) fino a Radicofani e credo sia stata la scelta migliore, addentrandoci così anche per le verdi colline. Ma andiamo con ordine, che è meglio.
Passeggiata lungo la via FranicgenaPartiamo intorno alle 9:30 del mattino, immersi nella nebbia.. Cominciamo, quindi, il tratto messo in sicurezza, costeggiando la statale, e lavoriamo di fantasia per immaginarci il panorama che ci circondava in quel momento (certo, non è la stessa cosa, ma dovevamo aspettare che la nebbia si alzasse per poter vedere le campagne toscane).
Probabilmente qualcuno si starà chiedendo, ora: ma se costeggia una strada provinciale, lungo cui le macchine passano a velocità sostenuta, come fa ad essere "in sicurezza"? La spiegazione è breve: prima della messa in sicurezza, per percorrere la francigena i pellegrini dovevano camminare direttamente sulla strada provinciale, con un maggiore pericolo di incidenti, mentre ora si può camminare lungo un tracciato che passa accanto la provinciale, con maggiore sicurezza per i pellegrini (se poi proprio avete paura, basta prendere anche un po' di precauzioni, come per esempio una giacca catarifrangente perché sia più facile per gli automobilisti vedervi).
Passeggiata lungo la via Francigena Comunque... Ci inoltriamo per  i boschi toscani seguendo sempre il percorso dei pellegrini. Il monte Amiata inizia a fare capolino tra la nebbia che, col passare della mattinata, si stava diradando ed anche l'aria si riscalda, così la nostra camminata diventa ancora più piacevole! Non parlo di trekking, ma di passeggiata, per un motivo molto semplice: è un percorso molto facile da seguire, quasi una semplice passeggiata in collina ed è, quindi, un percorso adatto davvero a tutti! Se vi piace camminare, volete provare con un "trekking facilissimo", allora andate! Ricordatevi magari le scarpe da trekking però, o scarpe adatte a lunghe camminate (da ginnastica vanno bene uguale, tenete solo conto che, se ha piovuto prima della vostra passeggiata, potrebbero riempirsi di fango). Non ci vuole molto tempo per coprire questo tratto di strada, circa un'ora e mezza (minuto più minuto meno), anche se ovviamente molto dipende anche dal la velocità vostro passo.
Come ho fatto altre volte, non mi dilungo troppo a raccontarvi a parole la strada, il panorama e gli incontri con cavalli, greggi e cani pastore: vi lascio poche altre foto scattate durante la passeggiata, sperando che questi luoghi possano incantare anche voi come hanno incantato me.
Se avete (meno di) 5 minuti, trovate su youtube il video del blogtour :)
Passeggiata lungo la via Franicgena

Passeggiata lungo la via Franicgena

Passeggiata lungo la via Franicgena

Passeggiata lungo la via Franicgena

Passeggiata lungo la via Franicgena

Passeggiata lungo la via Franicgena

lunedì 5 gennaio 2015

Terre di Siena: alla scoperta di Radicofani

Radicofani, in Val D'Orcia, è uno di quei piccoli borghi che ti rubano un pezzetto di cuore quando li visiti e ti restano impressi a lungo nella memoria al ritorno a casa.
Radicofani: vie del paese Siamo arrivato intorno alle 11, forse anche un po' dopo, in questo borgo Bandiera Arancione. La nebbia e l'umidità, la mattina presto, avevano fatto da padrone lasciando le strade inumidite e l'aria abbastanza fresca. Le stradine strette hanno un'aura quasi magica, data dai palazzi in pietra ai lati delle stesse, e conducono il visitatore alla scoperta del borgo, dei suoi monumenti e della sua storia.
Certo, il paese è piccolo e le cose da vedere non sono poi tantissime, ma non per questo Radicofani "stanca" i suoi visitatori: ci sono anche storie interessanti che arrivano dal suo passato e vale la pena scoprirle e ricordarle.
Radicofani: Chiesa di Santo Stefano Il nostro giro lo cominciamo dalla Chiesa di San Pietro. Non è grandissima, ovvio per un piccolo paesino, semi nascosta nel centro storico del paese.
Al suo interno sono molto interessanti i vari dossali in terracotta policroma invetriata, tecnica adoperata dalla famiglia dei Della Robbia. Due si trovano nelle navate laterali e l'atro si trova sull'altare maggiore ed è stato attribuito a Benedetto e Santi Buglioni discepoli di Andrea Della Robbia.
Da quello che ho potuto capire, questa tecnica è molto importante nell'arte (religiosa) ed è un tratto distintivo della Toscana e credo, quindi, che sia decisamente importante fare una tappa ad ammirare questi gioielli dell'arte. Vi ci vorrà poco tempo per girarla tutta ed ancora meno per rimanerne estasiati ed entusiasti!
Radicofani: chiesa di Sant'Agata Proprio "di fronte" la Chiesa di Santo Stefano si trova un'altra piccola chiesa del paese, la Chiesa di Sant'Agata. Se possibile, questa è più piccola della chiesa precedente, ad unica navata, ma ugualmente bella (anzi, forse anche di più!). Seppur piccola, questa chiesa racconta davvero tanto della storia del paese, della Val d'Orcia e della Toscana e questo è l'aspetto che più mi ha colpita perché questi posti che racchiudono la storia di un luogo mi hanno sempre colpita: quello che racconta credo sia l'aspetto più importante di un luogo d'interesse turistico e culturale! Ad ornare l'altare maggiore troviamo una "Robbiana", raffigurante la madonna col bambino e i Santi Francesco, Elisabetta d'Ungheria, Cristina di Bolsena (o Orsola) e Lorenzo, realizzata da Andrea Della Robbia all'incirca nel '500. Si, devo ammetterlo: non mi ricordavo tutti i rappresentati in quest'opera e sono dovuta ricorrere all'"aiuto da casa", ovvero wikipedia.
 Sant'Agata, già patrona di Catania (se non erro), è patrona (anche) di Radicofani ed è la santa protettrice dai terremoti: proprio per questo motivo gli abitanti della zona (soggetta a terremoti) si rivolsero a Sant'Agata chiedendo protezione contro questi eventi.
Radicofani: Ghino di Tacco Come vi dicevo all'inizio, Radicofani ha tanto da raccontare e (anche) da qui passa la storia di Ghino di Tacco, esponente di una famiglia nobile senese che, insieme al padre al fratello ed allo zio, si dava al brigantaggio ("autorizzato")nei dintorni di Siena.  Ghino fece l'errore di occupare il castello di Torrita di Siena, e dopo qualche problema (incendio al castello e ferimento di un esponente della nobiltà), la famiglia venne condannata e padre e zio vennero impiccati. Si diede nuovamente al brigantaggio qualche anno dopo, dopo aver occupato la rocca di Radicofani. Ghino faceva il brigante lungo la via francigena, derubando i viaggiatori più ricchi, senza portar loro via tutti gli averi ed offrendo loro un banchetto, mentre lasciava passare senza infastidirli i poveri e gli studenti. Da questo suo comportamento nacque la sua nomea di "Roobin Hood italiano". Dante lo cita nella Divina Commedia, tra i personaggi del sesto canto del Purgatorio: lo cita quando parla del giurista Benincasa da Laterina (l'Aretin), giureconsulto a Bologna, poi giudice del podestà di Siena, ucciso da un fiero Ghino di Tacco.
« Quiv'era l'Aretin che da le braccia
fiere di Ghin di Tacco ebbe la morte »
(Dante, Purgatorio VI, vv. 13-14).
Trovate la statua di Ghino di Tacco in piazza Ghino di Tacco, da cui c'è  anche una bellissima vista sulla valle circostante (sapete no che io sono una grande amante dei panorami toscani!).
Radicofani: la posta Concludo segnalandovi questo edificio all'ingresso del paese: si tratta dell'edificio della Posta, fatto costruire dalla famiglia De' Medici all'incirca nella seconda metà del XVI secolo. Si trova lungo l'antica via francigena e vi venivano ospitati i pellegrini che necessitavano di fermarsi (per la notte). Qui si fermarono personaggi illustri del passato, come Dikens e Montaigne.

Mi fermo qua, come promesso, con il racconto di questo paesino. Se volete gustarvi tutte le foto scattate in questo fine settimana toscano, le trovate nell'album dedicato al blogtour in Terre di Siena. Se preferite, potete sempre guardarvi il video, un po' più lungo rispetto al mio solito, ma volevo essere il più esaustiva possibile nel raccontarvi questo weekend!

venerdì 2 gennaio 2015

7 negozi [+1] dove fare shopping a Londra

Sta iniziando il periodo dei saldi invernali (o forse, da qualche parte, è anche già iniziato) e mi sono ricordata di non avervi mai parlato dei negozi che mi piacciono a Londra, dove i saldi sono (già) iniziati il 26 di dicembre con il "boxing day".
Oggi, quindi, vi parlerò di alcuni negozi (tutti, in realtà, grandi catene di abbigliamento e non solo) dove mi piace andare per un po' di shopping nella capitale inglese. Alla fine del post vi parlerò anche del "+1" di cui, in realtà, vi avevo già parlato nel 2013, più una "sorpresa" che tanto sorpresa non è per chi mi segue sui social (ed ha già visto il video).
Il primo negozio di cui vi parlo è Primark, una catena super low cost (ma davvero molto low cost!!).
Primark_logo Questo è il tipico negozio dove potete comprare molte cose carine a prezzi davvero molto bassi: pigiami a 5 pound, magliette ad 1,5 pound cappotti a 38 pound e molt altre cose. Quindi se cercate vestiti ed accessori a prezzi stracciati fate un salto in questo negozio. Andateci però preparati a dover cercare e spulciare bene gli scaffali, i tavoli ed i vari appendi abiti ai muri: non sarà facile trovare le taglie vista la quantità di gente che va in cerca di affari e trova ciò che gli interessa. Il mio consiglio è di prendere e mettere nel cestino tutto, ma proprio tutto, ciò che al primo sguardo ha attirato la vostra attenzione: prendete, provate e solo dopo mettete di nuovo apposto quelo che non vi piace più, vi sta male o non volete prendere per qualche altro motivo! Il punto vendita al 499-517 di oxford street chiude alle 22 (metro più vicina: marble arch).
[Sito web ufficiale; Fonte Immagine: en.wikimedia.org]
Un altro negozio che vi segnalo è Doroty Perkins. Si tratta sempre di una catena con diversi punti vendita sparsi per la città. Rientra sempre tra i negozi dai prezzi bassi ed alla portata di tutti.
Dorothy-perkins-logoCi sono molte cose carine per quanto riguarda vestiti, scarpe ed accessori; la ricerca, in questo caso, è sicuramente molto meno faticosa rispetto a primark, ma bisogna comunque cercare per trovare le cose più carine. Ho notato che in base alla zona dove si trova il negozio cambia il tipo di vestiti che vengono venduti ed il materiale con cui questi sono stati realizzati, ma comunque non avrete problemi a trovare qualcosa da comprare. Date un'occhiata e fatemi sapere cosa ne pensate!
[Sito ufficiale Fonte immagine: logos.wikia.com]
Una catena conosciuta praticamente in tutto il mondo è Forever 21. Rientra sempre nelle catene low cost anche se, come Dorothy Perkins, ha prezzi più alti di Primark.
Forever-21-logo Vi si trovano sempre cose molto carine ed alla portata di tutti sia come prezzi che proprio come abiti(per quanto riguarda la vestibilità, ovviamente, non posso esprimermi perché varia da fisico a fisico). Se cercate attentamente ci troverete diverse cose a prezzi molto bassi, basta cercare i cartelli che vi avvisano di eventuali sconti su alcuni capi! Interessante (molto, per me) la parte degli accessori come borse, orecchini, collane e bracciali (io ho optato per degli orecchini di Dorothy Perkins, ma ammetto che anche da forever21 me li sarei comprati quasi tutti).
[Sito ufficiale: forever21.com/eu; Fonte immagine: searchweb101.com]
Per chi ama l'abbigliamento basico consiglio sicuramente UNIQLO.
UNIQLO_logo Quando parlo di abbigliamento base intendo abbigliamento "da tutti i giorni" e comodo. Leggermente più caro dei 3 negozi precedenti, ma comunque ha prezzi molto più che abbordabili. Non ho mai provato i loro jeans/pantaloni o i cappotti, ma solo le magliette e le ho trovate di qualità buona e durature negli anni. Vi ho trovato a prezzo buono diverse magliette di pile che mi hanno "salvata" dal freddo clima invernale londinese evitandomi raffreddori e febbre ed il prezzo era all'incirca lo stesso delle magliette "basic" in Italia.
A Londra ci sono diversi punti vendita ed io vi segnalo, in particolare, quello ad Oxford street in quanto davvero molto grande) e quello a Regent street dove ho acquistato diverse volte vestiti ed è comunque abbastanza grande (non quanto l'altro però). Se amate lo shopping on line potete ordinare anche dal sito ufficiale della catena, prestate solo attenzione alla taglia che comprate, anche se UNIQLO usa, per la maggio parte dei capi in vendita, le solite "s-m-l" e sono simili a quelle italiane (io, almeno, non ho notato grosse differenze ed ho preso la stessa taglia che avrei preso in Italia).
[Fonte immagine: wikimedia]
Cambio totalmente genere di negozio e vi segnalo Papaerchase, una cartoleria che personalmente adoro e dove ci sono sempre tante (troppe) cose che comprerei ogni volta che ci metto piede!
paperchaseNon è la "solita" cartoleria che vende i "soliti quaderni ed agende"(a Londra per queste cose c'è la catena Ryman), ma si tratta di una cartoleria più simile a Vertecchi (per chi lo conosce): Tutto ciò che viene venduto, dai quaderni alle penne, dalle agende agli album fotografici ed i post-it, ha grafiche molto carine, curate e sfiziose. I prezzi sono abbastanza alti, anche se comunque se ne trovano di buoni, e credo che, comunque, le cose che vi si trovano valgano (quasi) tutto quello che costano. Anche in questo caso si tratta di una catena con diversi punti vendita sparsi per la città e quello che io preferisco si trova di fronte la stazione di Charing Cross.
Cercando il sito ufficiale ho scoperto che si può comprare on line... Mi sa che un pensierino ce lo faccio![Fonte immagine: southsidewandsworth.com]
Il settimo negozio che voglio segnalarvi è la famosa farmacia-profumeria Boots.
Boots.svgPer noi i prezzi risultano medio-alti (purtroppo), ma comunque nella media dei prezzi londinesi. Trovate di tutto e di più per quanto riguarda profumi, trucchi e cura del corpo, anche della linea proprio di Boots. Sotto le feste natalizie trovate tanti cofanetti regalo molto carini, peccato che alcuni (quelli più belli ovviamente) siano davvero molto grandi, troppo per poterli infilare in valigia e riportarseli a casa :(
In alcuni negozi della catena trovate anche cibo e bibite ed in quasi tutti trovate anche la parte dedicata alle foto (che potete anche stamparvi da soli direttamente dalla memoria della vostra camera pagando direttamente alla cassa una volta finito di stampare). Se conoscete Boots e volete acquistare un determinato prodotto che avete trovato solo qui, potete fare acquisti sul sito ufficiale.
[Fonte immagine: en.wikimedia.org]

Questi sono i 7 negozi low cost (o quasi) che consiglio per un giro di shopping durante un viaggio a Londra. Se non avete problemi di budget c'è All Saints che ha vestiti molto belli a prezzo, però, decisamente elevati per i miei gusti.
Per i bambini il negozio perfetto (secondo me) è hamleys, di cui vi avevo mostrato alcune foto l'anno scorso in questo post. Questo è, per me, IL negozio di bambini a Londra.
Se volete divertirvi con una breve passeggiata virtuale a Portobello Road, ho pubblicato pochi giorni fa il video che trovate a questo link. Portobello road è la via di Londra dove si riescono a trovare cose carine a poco prezzo, facendo dei buoni affari: ovviamente consiglio di andarci il sabato, quando c'è il famosissimo mercato!
Se amate i mercatini vi segnalo quello di Petticoat lane, dove vanno i "Londoners" ed è quindi meno turistico. Ovviamente c'è anche camden town dove, trattando, potete ottenere ottimi prezzi (devo ammettere, però, di preferire portobello)
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