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martedì 31 marzo 2015

Una gita a Città della Pieve

Quella a Città della Pieve, città umbra insignita di bandiera arancione del Touring Club, è stata una tappa decisa all'ultimo minuto, per una sosta per il pranzo dopo la visita al Parco di Bomarzo. Dopo aver pranzato (la scelta del dove non è stata proprio tra le migliori), decidiamo di andare a fare una passeggiata per le stradine di questo borgo umbro che non avevamo ancora mai visto e dove ci siamo allungati proprio per questo motivo.
Città della Pieve: ChiesaInizialmente il borgo non ci appassiona molto, già dai primi passi per i suoi vicoli, ci ricorda "tanti altri paesi della zona", ma non ci scoraggiamo e andiamo comunque avanti: perché sprecare l'occasione di vedere un posto per noi nuovo? :)
Una cosa che abbiamo notato in tutto il centro storico è la grande quantità di indicazioni turistiche riferite a luoghi d'interesse, "belvedere" ed anche per quanto riguarda i ristoranti! Questo aspetto l'ho apprezzato molto perché ci ha permesso di orientarci per le strade del centro senza problemi.
Ci godiamo il sole, le "piccole chiese" e le stradine di questo piccolo borgo, insieme alle vallate che lo circondano. Le cose da vedere sarebbero state molte di più di quelle che abbiamo visto noi (ad esempio c'è anche un castello), ma iniziava a farsi tardi, l'aria stava rinfrescando e noi iniziavamo ad essere un po' stanchi (cominciava ad essere tardo pomeriggio, ormai)... In più, il fatto che inizialmente il borgo non ci fosse apparso come probabilmente ce lo aspettavamo sicuramente ha fatto venire meno, almeno in parte, la nostra voglia di girare.  Quindi abbiamo deciso di tornare alla macchina per tornare verso Roma con l'intenzione, prima o poi, di tornare a girare meglio per Città della Pieve, sperando di riuscire ad apprezzarla di più. Un post corto, lo so, con nessuna informazione davvero utile e me ne dispiace. Vediamo se, in qualche modo, riesco a recuperare e farmi perdonare:
Città della Pieve: chiesetta

- Una visita a Città della Pieve, se siete in zona, ve la consiglio sicuramente. I piccoli borghi sono sempre belli da visitare :)

- Parcheggio per la macchina se ne trova fuori dalle mura senza problemi;

- All'inizio del centro, dentro la Rocca, si trova un punto informazioni turistiche. Sicuramente averlo trovato chiuso (pausa pranzo, se non ricordo male nel pomeriggio riapre alle 15:30 o alle 16) ha influito sul fatto che non siamo riusciti ad apprezzare più di tanto il paese.

- Se dovete ancora mangiare, on fermatevi ai primi ristoranti come abbiamo fatto noi! In centro ce ne sono molti e sicuramente più carini (e magari con porzioni normali ed adatte ai prezzi). Perdete un po' di tempo a girare e guardarne diversi per trovare quello che più vi ispira.

- Secondo me il periodo migliore per visitare Città della Pieve è la primavera: le temperature si alzano, ma non si patisce il caldo, e le giornate iniziano ad essere abbastanza lunghe da poter arrivare qui nel (primo) pomeriggio senza dover poi correre per vedere tutto prima che scenda il buio;

Vi lascio qualche altra foto, insieme al breve video realizzato con le immagini girate durante questo brevissima gita a Città della Pieve (e si, qui è stata girata la serie TV italiana "Carabinieri")

Città della Pieve: vicoli del paese


Città della Pieve: vicoli del paese

Città della Pieve: casa  paterna dei Vannucci



venerdì 27 marzo 2015

Libri di viaggio: "il giro del mondo. Album di lettere e fotografie" di Agatha Christie

Come promesso, torno anche questo mese con la rubrica di letteratura di viaggi e voglio raccontarvi del libro "il giro del mondo. Album di lettere e fotografie" di Agatha Christie. Si tratta di un libro che mi ha fatto riflettere molto e, proprio per questo, leggerlo è stat un'ottima scelta.
"il giro del mondo. Album di lettere e fotografie" di Agatha Christie
Il nipote  di Agatha Christie, Mathew Prichard, ha deciso di realizzare questo libro mettendo insieme le lettere e le foto che la nonna aveva inviato dal suo viaggio intorno al mondo fatto nel 1922 al seguito di una spedizione che doveva promuovere "l'esposizione dell'impero britannico".
Durante quel (per loro) lungo viaggio, la Christie scrisse giornalmente alla famiglia raccontando ciò che facevano, vedevano e visitavano, raccontando anche dei suoi compagni di viaggio, le traversate in treno, nave od altri mezzi di trasporto: è decisamente divertente leggere i suoi racconti riguardo i compagni di viaggio, le sue (dis)avventure e le nuove esperienze in giro per la parte di mondo che ha visitato in quei 10 mesi.
Perché, secondo me, è un libro da leggere? Oltre al fatto che è molto interessante leggere i resoconti di viaggio e le foto molto diverse da quelle che possiamo fare oggi, il motivo principale per cui lo consiglio l'ho già accennato all'inizio del post: è un libro che mi ha fatto riflettere molto su quanto il mondo sia cambiato nel corso del '900, in particolare per quanto riguarda il modo di viaggiare (ovviamente)! Una riflessione lunga 300 pagine su come oggi è decisamente più facile e comodo arrivare anche nei luoghi che ci sembrano lontani e che, all'epoca, lo erano davvero. Oltre a questo, sono anche altri gli spunti per riflettere sul mondo attuale che è decisamente e profondamente diverso da quello in cui ha vissuto Agatha Christie.

lunedì 23 marzo 2015

Informazioni utili (pre partenza) su New York

9/11 MEMORIAL MUSEUMEbbene si: domani mattina partirò per la grande mela! Sarà un grande ritorno, per me, dopo 20 anni da quando l'ho vista (e mi ricordo davvero poco). In questi mesi ho cercato e raccolto diverse informazioni che potessero essermi utili ed ho pensato di condividerle qui con voi, in un post dedicato!

DOCUMENTI DI VIAGGIO
Controllate per tempo il vostro passaporto: deve essere "elettronico" e deve durare per altri 6 mesi dal vostro ritorno dagli USA perché venga accettato come documento di viaggio.
Sia che il vostro sia un viaggio di piacere che di lavoro, se restate massimo 90 giorni non avete bisogno di visto! Dovete però ricordarvi di fare richiesta per l'ESTA [Vi avevo parlato dei documenti in un post dedicato proprio ai documenti per un viaggio in America]

FUSO ORARIO
New York City si trova sullo "Eastern Standard Time (EST)", cioè cinque ore ore indietro rispetto all'ora di Greenwich (GMT) e 6 ore indietro rispetto all'Italia.

AEROPORTI
I voli internazionali per New York durano circa 8/9 ore (minimo) ed atterrano principalmente in due aeroporti:
John F. Kennedy Airport (JFK Airport)
Si trova nella parte meridionale del Queens. Arrivano in questo aeroporto la stragrande maggioranza dei voli internazionali ed un buon numero di voli nazionali. Si tratta di uno degli aeroporti più grandi e trafficati degli Stati Uniti. Il centro di New York può essere comodamente raggiunto in metropolitana.
La Guardia Airport
Il primo aeroporto di New York per costruzione, voluto dal sindaco di origini italiane Fiorello la Guardia. Si trova nella parte settentrionale del Queens. Arrivano soprattutto voli interni, pochi voli internazionali ed intercontinentali

C'è anche un terzo aeroporto che serve New York, il Newark International Airport che si trova (già) nel New Jersey e offre voli internazionali e nazionali. SI trovano, comunque, più spesso voli per gli altri due, in particolare per il JFK.

TRASFERIMENTI AEROPORTO LA GUARDIA - CENTRO
Trasporti pubblici (o con bus di società private)
Ci sono varie possibilità tra cui scegliere:

1) New York Airport Service Express Bus
E’ un bus privato che ferma ad ogni terminal e porta i passeggeri a Manhattan, effettuando fermate in vari punti dell’isola come Port Authority, Bryant Park, Penn Station, alla Grand Central Station (e anche davanti ai maggiori hotel).
I costi sono di 12$ per la sola andata e di 21$ per l’andata-ritorno.
La frequenza è di circa 30 minuti tra una corsa e l’altra e il viaggio dura dai 25 ai 40 minuti a seconda del luogo in cui scenderai (e del traffico naturalmente). Per maggiori informazioni potete andare sul sito nyairportservice.com

2) Bus pubblico M060 + Subway N o W
Trasferimento più complesso, ma più economico.
Dall'aeroporto si prende il bus urbano M060 che ferma a ogni terminal, da Astoria Blvd (ancora nel Queens, a circa 10-15 minuti dalla scalo) bisogna prendere, poi, la metropolitana, scegliendo la linea N o W: Entrambe raggiungono Manhattan (midtown) in 35-40 minuti.
I costi sono molto bassi (circa 5 $ totali), ma se acquisti la metrocard per viaggi illimitati (per un periodo di tempo) allora sia il bus che la metro saranno compresi nell’abbonamento. In questo caso meglio chiedere all'autista la fermata migliore per scendere.

3) Bus pubblico Q33 (Q47) + Subway E F V R 7
Altra soluzione combinata, economica come la precedente (ma leggermente più "complicata").
Dall'aeroporto si prende bus urbano Q33, che ferma a tutti i terminal a parte il “Marine Air” (da lì si prende il Q47) e arriva nella zona di Jackson Heights (nel Queens) dove passano 5 linee della metro per Manhattan. Anche in questo caso vale il consiglio di chiedere cortesemente all’autista o a qualcun’altro di indicarti la fermata giusta per il cambio. Costi identici a prima, quindi con la metrocard i viaggi sono entrambi compresi.
[fonte: viaggiovero.com]

Taxi
Il metodo più comodo, ma sicuramente il più caro; la corsa sino a Manhattan varia dai 25$ ai 37$ in base alla zona dove soggiornate e bisogna aggiungere la mancia di circa il 15%-20% e il pedaggio (intorno ai 6$). Se avete diverse valigie potrebbero non entrare nel bagagliaio.

INFORMAZIONI TURISTICHE
NYC&co si occupa delle informazioni turistiche riguardo la città di New York;
Indirizzo è 810 7th Avenue (all'angolo con 53rd street). La fermata metro è 42nd St-Times Square (linee N,R,W,2,3);
Orari: 8:30 - 18:00 dal lunedì al Venerdì e 9:00 - 17:00 il sabato e la domenica;
Altri sportelli li potete trovare negli aeroporti, a Times Square, a Grand Central Terminal ed a Penn Station.

ELETTRICITA'
Il voltaggio è di 110 Volts e le prese di corrente elettrica sono di tipo diverso rispetto a quelle in uso in Italia. Occorre munirsi della così detta "presa americana" composta da due contatti piatti. Questo vuol dire che noi dobbiamo procurarci gli adattatori... Se ve ne dimenticate prima di partire, vi consiglio di NON comprarli in aeroporto: rischiereste di spendere un occhio della testa! Aspettate di uscire e acquistate l'adattatore in città.

ACQUISTI
Informandomi su dove fare shopping, ho trovato una informazione di cui mi ero dimenticata: i prezzi delle merci esposte nei negozi a New York (e credo negli USA in genere) non includono le tasse locali (paragonabili alla nostra IVA) che variano dal 8% al 9% a seconda delle categorie merceologiche.

MANCE
Negli Stati Uniti lasciare le mance è "più normale che da noi", se si può dire così. Mi spiego meglio, o almeno ci provo: mentre in Italia si pensa se lasciare o meno la mancia anche se il servizio è stato buono (non sempre, precisiamo), negli USA si lascia sempre e comunque (a meno che il servizio non sia stato proprio pessimo ovviamente)!
Ci sono delle percentuali consigliate per ogni situazione in cui si deve (dovrebbe) lasciare la mancia:  10/15% (del totale del conto) ai camerieri dei ristoranti, 15% al tassista, 1 dollaro a valigia per il facchino, 10-15% al barman e 1-2 dollari ai parcheggiatori. Ovviamente non si lasciano mance ai "fast food" o nei "drive in", nei negozi, nei cinema e nei teatri.
Per essere sicuri di lasciare "l'importo giusto", alcuni siti che raccolgono informazioni utili consigliano di "raddoppiare" l'importo delle tasse. Per i pagamenti con Carta di Credito ti verrà consegnata la ricevuta con la voce "TIP" da compilare a penna.

venerdì 20 marzo 2015

Una giornata a Montepulciano

Dopo tanto relax alle terme, oggi vi porto a Montepulciano. Borgo toscano famoso più che altro per il vino, lo abbiamo raggiunto comodamente in 20 minuti di pullman da Chianciano (costo: 2,5 euro a tratta; è il pullman che parte dalla stazione di Chiusi). Il paese è tutto in salita e, quindi, quando
Montepulciano: chiesasiamo arrivate alla stazione l'autista ci ha segnalato due possibilità: la prima era quella di prendere l'ascensore dall'altro lato della strada, che ci avrebbe evitato la prima parte della salita, e la seconda era un piccolo autobus che ci avrebbe portato direttamente in centro. Noi abbiamo optato per andare a piedi sia all'andata che al ritorno per 3 motivi: le distanze sono più brevi di quanto sembrano, non volevamo perderci assolutamente nulla e siamo "camminatrici seriali"!
Il centro storico è piccolino, lungo la strada incrociamo molti negozietti che vendono cibi tipici toscani e "cantine" dove non ci fermiamo seguendo il consiglio dell'autista del pullman (ci ha suggerito di evitare le prime perché sono "per turisti" e di andare in qualcuna di quelle più centrali).
Si iniziava ad avvicinare l'ora del tramonto, la luce del sole cominciava a prendere il tipico colore "rosso tramonto toscano", l'atmosfera era resa ancora più particolare, e noi ci siamo sbrigate ad arrivare "nel punto più centrale del centro" per godercelo con questa luce.
Influisce molto sulla bellezza del borgo anche l'uso della pietra per costruire i palazzi, come accade in moltissimi borghi del centro Italia (questo uso della pietra a vista mi è sempre piaciuto e mi ha sempre colpita ogni volta che sono capitata in uno di questi piccoli borghi).  Chiese e vicoli si susseguono accompagnando la nostra passeggiata per questo paesino sconosciuto (vino a parte) ad entrambe.
Montepulciano: la Cattedrale Arriviamo così fino alla piazza principale dove si trova la Cattedrale di Montepulciano: come mi era già accaduto in altri borghi italiani, anche in questo caso sono rimasta colpita dalla grandezza della cattedrale... Per essere il paese così piccolo, la cattedrale è davvero molto grande (e la piazza, che già non è grandissima, sembra ancora più piccola al suo cospetto).
Dopo qualche foto sul pozzo dall'altro lato della piazza (ne trovate una foto su flickr, io intanto vado avanti col racconto), con la luce del tramonto che diventa sempre più forte e il sole che si abbassa sempre più, continuiamo il nostro giro prima che diventi buio e, quindi, non si riesca a vedere più nulla del paese e del panorama che lo circonda:
Montepulciano: paese e valle
infatti non resistiamo ad allungarci appena fuori le mura, proprio per affacciarci sulla vallata che circonda il paese e ci troviamo davanti ad un panorama che, personalmente,  mi ha colpita (si lo so... Lo dico sempre, per tutti i panorami di cui vi parlo qui sul blog).
Panorami a parte, continuiamo il nostro giro per evitare di ritrovarci a concluderlo col buio e riuscire, quindi a goderci ancora qualcosa di questo borgo che per entrambe era una novità tra le mete italiane da visitare.
Montepulciano: cantina De' Redi
Cominciamo anche a guardarci intorno per trovare qualche cantina da visitare: l'autista del pullman, lo stesso che ci aveva consigliato di visitare una di quelle più centrali e meno turistiche, ci aveva detto che, le cantine possono scendere fino a 80 metri sotto il livello della strada! Questo aspetto ci aveva incuriosite ancora di più al riguardo. Arriviamo all'entrata della cantina "Del Redi" (in via Ricci) e abbiamo sceso tante di quelle scale che pensavamo di essere finite chissà dove :D  La struttura mi ha colpita molto per la sua grandezza nonostante la profondità (provando ad immaginarla prima di vederla ero andata molto lontana dalla realtà); le botti che conservano il vino colpiscono per la loro grandezza, soprattutto se ai visitatori non è mai capitato di visitare una cantina.
Se volete fare foto armatevi di santa pazienza e molta stabilità: anche se i visitatori sono pochi, tutti vogliono scattare una foto e gli spazi sono non molto illuminati (se avete con voi un cavalletto ricordate sempre che potrebbe non essere gradito il suo utilizzo). A visitare tutta la struttura ci abbiamo messo circa 20 minuti, un po' rallentate dal fare le foto e un gruppetto di amici che, anche loro, volevano fare qualche foto (ed erano anche un po' lenti nel farle).  Alla fine della visita c'è anche la possibilità, da quello che abbiamo visto, di assaggiare i loro prodotti! Però, avendo noi intenzione di fare un aperitivo in attesa del pullman per tornare a Chianciano (abbiamo preso quello delle 19:40, l'ultimo disponibile), non abbiamo preso nulla e non so quindi dirvi, sinceramente, se valga la pena anche assaggiare qualcosa oltre a visitare la cantina (e questo ve lo straconsiglio! perché è una cosa molto particolare da vedere).
Montepulciano: camino fumante

martedì 17 marzo 2015

Chianciano Terme: una giornata alle terme sensoriali

Terme sensoriali: fontana all'ingresso
E dopo le Theia non si potevano di certo saltare le famose Terme Sensoriali di Chianciano. Un’intera giornata di relax per rigenerarsi mente e corpo, coccolate tra idromassaggio, aromaterapia, saune di vario tipo, fanghi e…..
Ma andiamo con ordine, dando magari anche un primo consiglio... Le terme Sensoriali aprono alle 10 del mattino e chiudono alle 19.00, quindi dopo una buona prima colazione, quale miglior modo di iniziare la giornata se non con uno dei 4 percorsi sensoriali proposti dalle terme?!? Cercate di arrivare il prima possibile, già alle 9:45 c'era fila.
Allora, su richiesta, troverete tutto l’occorrente al desk per godervi la vostra giornata di relax (ciabattine accappatoio un asciugamano e cuffietta per i capelli); vi verrà inoltre dato un badge con il vs nome e un braccialetto con la chiave dell’armadietto dello spogliatoio in modo tale da non perderla o scambiarla. Ricordate che potete restare "solo" 3 ore e mezza e l'orario d'uscita vi verrà segnato sul badge, che dovrete attaccare all'accappatoio (per non confonderlo con gli altri).
Terme sensoriali A questo punto, dopo aver indossato il costume, siamo pronte per iniziare il nostro percorso! Possiamo scegliere tra i 4 che ci vengono proposti:
• Rilassante
• Riequilibrante
• Energizzate
• Depurativo
E’ bastato uno sguardo per essere concordi sulla scelta del percorso: il Percorso Depurativo, era quello che ci voleva per noi! Un consiglio a questo punto è d’obbligo: abbiamo notato che la maggior parte delle persone come prima cosa si buttano nelle piscine, che non essendo proprio enormi si affollano immediatamente rischiando di stare uno sopra l’altro, quindi vi consigliamo di prediligere gli altri percorsi in modo tale da godervi a pieno il relax ed il benessere promesso da quest’oasi di pace!
Terme sensoriali
Passando per le varie stazioni del ns percorso, arriviamo ai fanghi, che a mio parere sono stati fenomenali!!!
Ho sentito la pelle rinascere! All’interno delle terme, c’è un’area dedicata al ristoro con diverse tisane calde necessarie per reidratarsi dopo le diverse saune (turca, finlandese etrusca); non potete non assaggiare quella al tè rosso (se non ricordo male era quella energizzante) davvero troppo buona!
Visto che avevamo la possibilità di restare il tempo che volevamo e si era fatta circa l’una, per noi era ora di dirigerci verso un nuovo percorso….quello del GUSTO! Difatti da Agosto 2014 è stata aperta una nuova ala all’ultimo piano dedicata a chi vuole completare il suo percorso sensoriale con un ulteriore senso: IL GUSTO [Il percorso costa 25 euro oltre il prezzo dell'ingresso all'impianto].
Terme sensoriali
Ciò che colpisce è l’ambiente molto luminoso e colorato, all’ingresso c’è una signora che ci accoglie e gentilmente ci illustra come si svolgerà il nostro pranzo: ci troviamo davanti un ricco buffet con piatti realizzati tutti con prodotti biologici e a km zero e il menù è stato studiato e ideato dal Professor Nicola Sorrentino, per soddisfare i palati più esigenti rimanendo sempre leggero e, perché no, dietetico. Da segnalare le polpettine vegane, una prelibatezza! Comunque provate tutto quello che viene offerto, ne vale davvero la pena e non vi sentirete per niente pesanti!
Noi dopo esserci goduta questa rilassante pausa pranzo, abbiamo deciso che era ora di buttarci in un nuovo percorso, quello riequilibrante. Di questo percorso quello che ho più apprezzato è stato il passaggio nella stanza del silenzio interiore. Dal nome un po’ inquietante e dall’aspetto….anche! aprendo la porta ci si trova in una stanza in penombra con 4 poltrone centrali molto avvolgenti una spalle all’’altra di colore marrone…di primo istinto verrebbe voglia quasi di andar via, ma in lontananza molto leggera si sente una melodia molto rilassante e così ti dici: “proviamoci dai perché no?!!?” Una volta “caduti” dentro questa poltrona a forma di uovo, è un attimo, sembra essere fuori dal mondo tii rilassi completamente e lasci tutto lo stress e tutti i pensieri fuori per goderti un relax strepitoso! Sei davvero da solo con te stesso e capita di addormentarsi (almeno per noi è stato così ed al risveglio eravamo come nuove). Ovviamente non sono mancate le pause nell’area relax, dove potete assaggiare diversi thé da sapori e funzioni diverse (vi consigliamo di provarne uno diverso ad ogni pausa, perché i gusti sono tutti talmente diversi ed intriganti che  è difficile trovarne uno da consigliare assolutamente a discapito degli altri).
Terme sensoriali
E’ d’obbligo spendere due parole anche sulla piscina: questa è divisa tra area interna ed esterna da una porta automatica che permette di passare dall'una all'altra area senza dover uscire dall'acqua.
Nella parte interna ci sono vari tipi di idromassaggi ed alcuni lettini idromassaggianti, veramente splendidi,  mentre all’esterno ci sono le cascate, una vera mano santa per le spalle e il collo! Un piccolo consiglio: quando vi godete i lettini idromassaggio state bene immersi perché quando si apre la porta vi arriverà una bella ventata di aria fresca!!! Tutti gli idromassaggi si attivano in automatico, seguendo un percorso circolare... Quindi vi consigliamo di non impazzire a cercare i bottoni per attivarli! Terminato anche il secondo percorso che avevamo deciso di fare dopo pranzo, visto che ormai erano già le 17.00 e ci eravamo rilassate abbastanza, lasciamo le terme con l'idea e la promessa di tornarci quanto prima.
Un piccolo (ulteriore) consiglio: per la scelta del percorso da seguire, visto che si può restare solo 3 ore e mezza,  non buttatevi a capofitto sul primo che leggete "per risparmiare tempo ed iniziare subito"! Leggete con calma il foglio descrittivo che vi viene dato e scegliete prendendo tutto il tempo di cui avete bisogno!

[Testo di Maria Laura Guercio; Foto: Camilla Areddia]
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venerdì 13 marzo 2015

Chianciano Terme: una (mezza) giornata alle terme Theia

Terme TheiaParliamo di relax, parliamo di uno degli impianti termali che ho visitato lo scorso fine settimana a Chianciano Terme. Ve ne avevo già parlato sul blog di Simonetta lo scorso dicembre, dopo un blogtour che ci ha portati un fine settimana in giro per la Val D'Orcia e oggi ve ne parlo anche qui.
L'impianto apre alle 10 e tenete conto che prima arrivate e meglio: le persone si cominciano a mettere in fila già 10/15 minuti prima dell'apertura! I prezzi variano tra i 14 ed i 28 euro circa (esclusi pacchetti come theia+sensoriali a 55 euro od altri. Sul sito ufficiale trovate tutti i prezzi, ovviamente).
L'impianto è composto "solo" da vasche, 4 esterne e 3 interne, con varie cascate ed idromassaggi (temporizzati, attivabili tramite bottone) e la temperatura dell'acqua si aggira tra i 33° ed i 36°.
Terme Theia: una delle vasche interne
Abbiamo "condiviso" la nostra mattinata con persone di tutte le età, coppie in vacanza per la festa della donna ed anche famiglie con bambini che si divertivano a stare a mollo, soprattutto nelle vasche esterne: sembravano divertiti dalla differenza della temperatura delle vasche esterne e la temperatura "ambientale"... Devo ammettere che da questo ero divertita anche io, che tanto bambina non sono (più): in fondo a chi non piacerebbe stare beatamente in costume, immerso in acqua decisamente calda, fuori, con temperature ancora non troppo primaverili?
Stavolta ho provato anche il bar/"ristorante" interno che ha un buon menù tipico toscano con carne chianina, cinta senese e pici: cibo buono (noi abbiamo provato l'hamburger di carne chianina con patate al forno e un bicchierone di macedonia) a prezzi nella media. Nella parte esterna stanno facendo dei lavori alla pavimentazione, ma questo non influisce sulla permanenza e sul relax (se non fosse per le transenne probabilmente non ce ne si accorgerebbe.. Gli operai sono quasi invisibili).
Terme Theia
Il fine settimana l'impianto è, ovviamente, molto più affollato rispetto al resto della settimana, ma per fortuna è abbastanza grande e, almeno in acqua, non dovrete fare a botte con gli altri (per quanto riguarda i lettini potreste avere qualche difficoltà se arrivate tardi, ma qualcuno, alla fine, si trova sempre). Anche stavolta consiglio sicuramente le theia per chi vuole un po' di relax!
Qualcuno mi ha già chiesto se sia meglio una giornata alle theia od alle terme sensoriali (di cui vi parlerò tra qualche gionro) e la mia risposta è stata sempre la stessa: sono due luoghi che, secondo me, non si possono paragonare per un motivo molto semplice: le cose che offrono sono decisamente diverse e la scelta dipende da quello che volete fare!
Oltre al "cosa volete fare", sulla vostra scelta influisce anche (e soprattutto) il tempo che volete passare alle terme: alle theia non avete limite di tempo per la vostra permanenza, mentre alle sensoriali avete circa 3 ore e mezza a vostra disposizione (ma ve ne parlerò meglio nel post dedicato).
Vi lascio a qualche altra foto, sperando di aver fatto venire voglia anche a voi di un po' di relax termale, in attesa di scoprire anche le terme sensoriali!
Terme Theia

Terme Theia

Terme Theia

lunedì 9 marzo 2015

Chianciano Terme: qualche informazione

Città della Pieve: panorama da via garibaldiIn attesa di parlarvi delle terme (Theia e sensoriali) e della gita a Montepulciano, oggi vi scrivo qualche informazione utile per una breve permanenza a Chianciano Terme.

- Raggiungibile in pullman è Montepulciano. Se volete fare altri giri oltre le terme, allora andate in macchina (o affittatela con ritiro a Chiusi).

- Dalla stazione (Chiusi - Chianciano Terme): per raggiungere il paese potete prendere il pullman (Chiusi - Montepulciano) al costo di 2.5 euro a testa, oppure il taxi che costa, per arrivare nella zona termale del paese, 30 euro (quindi se già siete in due sono 15 euro a testa).

- Ente del turismo (provincia di Siena): si trova in piazza della libertà. Qui potete prendere mappe del paese e orari dei pullman. Si trova a pochi metri dalla fermata del pullman che porta a Chianciano "centro" e Montepulciano.

- Molti hotel, in bassa stagione, sono chiusi perché la gente che va a Chianciano è poca. Alcuni sono chiusi per ristrutturazione.  Se volete andare per un ponte, ad esempio l'1 maggio o il 2 giugno, prenotate per tempo.

- Ristorante - Pizzeria "Tribeca": Arredato in stile moderno, ma semplice. Ristorante piccolo, buono, dai prezzi buoni. Sicuramente consigliato per il rapporto qualità del cibo/costo. La cosa che ci ha colpito di più è che il proprietario saluta tutti i clienti senza saltarne uno, cosa che nelle grandi città ormai non capita più. Si trova in Viale della Libertà 411.

- Centro storico di Chianciano: dalla zona termale dista 30-40 minuti a piedi (molto dipende anche dal passo che avete, ovviamente). Ovviamente potete anche prendere il pullman o l'autobus locale, di cui trovate gli orari alle fermate (o almeno su alcune ne ho visti). Se avete tempo fateci un giro perché è sicuramente carino

- Pullman per Montepulciano (e Chiusi stazione): fa diverse fermate a Chianciano. La zona termale si trova equidistante da entrambi i capolinea (circa 20 minuti). Il biglietto costa 2.5 euro a tratta, non passa la domenica e gli orari sono comunque particolari. Consiglio di prendere la tabella orari al centro informazioni turistiche (e procuratevi i biglietti la mattina o dopo le 16, perché se volete prendere i pullman tra le 13 e le 15:40 rischiate di non trovare tabaccai forniti o aperti).

giovedì 5 marzo 2015

Una gita al parco dei mostri di Bomarzo

Il Parco dei Mostri (o Sacro Bosco di Bomarzo) si trova in provincia di Viterbo, nella zona della Tuscia viterbese (se vi serve, l'indirizzo è Località Giardino, 01020 Bomarzo VT). Non ci sono problemi a trovarlo perché la segnaletica è buona, anche se qualche cartello in più potrebbero metterlo, e c'è un ampio parcheggio per le macchine.
Parco dei Mostri: porta d'entrata
Immerso nel verde, si incontrano tante famiglie (anche con bambini piccoli) che vengono a fare una gita fuori porta il fine settimana.
Il biglietto costa 10 euro e alla cassa viene data anche una mappa con un percorso consigliato: personalmente, però, non mi sono trovata bene a seguirlo, in quanto in alcuni momenti ero convinta di essere arrivata in un certo punto del giro quando, invece, ero arrivata in un altro punto, davanti ad un altro "mostro" del parco! io stessa ho visitato la prima volta questo posto da piccola, insieme a mia mamma :)
Sono sicura, comunque, che anche chi non lo ha mai visitato conosce alcune di queste "sculture di pietra" perché sono tantissime le immagini che girano sul web.
Parco dei Mostri: Proteo Glauco
Non è possibile, all'interno,  scattare foto e girare video a scopo di lucro: so che molti, come me, vanno a Bomarzo non per scattare foto da rivendere, ma sempre meglio specificare :)
[Nota di colore: poco dopo aver passato l'edificio della biglietteria, mentre ci dirigevamo verso i "mostri", ci siamo imbattuti in tre asinelli molto simpatici e socievoli: si sono lasciati accarezzare come se ci conoscessero da sempre. Se vi capita di intravederli dal sentiero avvicinatevi anche voi: sono sicura che li lascerete con un sorriso stampato sul viso].
Se si arriva presto, diciamo entro le 10 come abbiamo fatto noi, si trovano ancora pochi visitatori e l'unico rumore che si sente è quello della natura, unito a quello delle cascate che si trovano all'interno del parco stesso.
Cominciamo la passeggiata da alcune sculture che si trovano lontano dal nucleo centrale (e più conosciuto) del parco: sono sicuramente tra le meno conosciute ed alcune sono piccole rispetto a quelle famose (forse è proprio la loro dimensione "piccola" a non averle portate alla ribalta).
Tra un mostro, un tempio, ed una "fontana" arriviamo anche a "la casa pendente" (se entrate dentro attenzione al mal di testa post visita) ed al "mostro simbolo", il mitico faccione dalla bocca spalancata che secondo me già conoscete!
Parco dei Mostri: "mostro simbolo" del parco
Da un lato guardavo divertita i bambini che, girato l'angolo, rimanevano incantati davanti a quello che, ora che sono adulta, mi sembra un "masso usato per scolpire la faccia di un mostro" che non mette nemmeno un po' di paura,  dall'altro lato sono rimasta, io per prima, stupita davanti al mostro: del sano stupore di fronte a come, crescendo, cambi tutto e non ci si stupisca (quasi) più di fronte a quelle cose che, prima, ci lasciavano a bocca aperta.
Credo sia quasi inutile spiegarvi passo per passo ogni singolo "mostro" che potete trovare nel parco perché diventerebbe un post infinito e finirei solo per annoiarvi. Sul sito del parco trovate molte spiegazioni sulla storia ed alcuni ebook. Provate a dare un'occhiata.
Vi lascio qualche altra foto, sperando di farvi venire voglia di passare qui un po' di tempo, soprattutto se non lo avete mai visto :)
[PS: Vi siete già iscritti alla newsletter? Potete farlo sia attraverso i form sul blog, uno nella barra laterale sinistra e l'altro "sotto" il post, sia dalla tab della pagina fan!
PS 2: in questo momento sono a Chianciano Terme e, con il percorso sensoriale, sto iniziando una due giorni di relax alle terme. Se volete seguirmi potete farlo sulla pagina fan, su twitter, instagram e google+].
Parco dei Mostri: tempio del Vignola


Parco dei Mostri: la fontana dei delfini


Parco dei Mostri: tartaruga


Parco dei Mostri:


Parco dei Mostri: cascata


Parco dei Mostri: asinelli

martedì 3 marzo 2015

#instapost: febbraio visto da Instagram

Anche a Febbraio non ho girato molto (e mi dispiace un sacco). Ma anche se ho fatto solo un viaggio "vero" (nel senso di "fisicamente"), ho viaggiato decisamente molto con la fantasia ripensando agli scorsi viaggi e mi preparavo ai prossimi: a marzo vi riporterò alle terme di Chianciano e poi, a fine mese, volerò a New York. E questi sono solo quelli decisi da qualche mese, le sorprese non finiscono mai.

"Particolare" della Via Francigena, Toscana, andando verso Radicofani. L'ho percorsa per la prima volta lo scorso dicembre ed ho capito subito che ci dovrò tornare!
Tratti di via Francigena

Regent's Park: mamma e figlia danno da mangiare agli animali. I parchi londinesi li trovo sempre bellissimi, in tutte le stagioni: sono sempre molti vivi, vitali e vissuti... E pieni di animali
Regent's Park

Porto Ercole, in Maremma, mi ricorda sempre quando andavo in Toscana (a Capalbio scalo) a passare il mese di vacanze estive "che spettava" a mamma.
Mare a Porto Ercole

Roma è spettacolare anche per quanto riguarda i murales che si trovano in giro per la città! (ho già in cantiere una gita a Tor Marancia e San Basilio per andare a vedere tutti i nuovi murale realizzati negli ultimi mesi)
Graffiti romani


Bagnoli, periferia di Napoli. L'ex stabilimento ITALSIDER è uno di quei luoghi che lascia il segno, anche a distanza di mesi.
Bagnoli, periferia di Napoli


Lo scorso novembre, a Londra, ho fatto anche una passeggiata per il quartiere olimpico nella zona di Stratford... Nonostante la nebbia si è rivelata una bella zona. Ah, indovinate un po' dove tornerò dal 5 al 10 di maggio (per l'ennesima volta)?
Vista di Stratford, Londra


Credo che Londra, di sera, sia ancora più bella e particolare che di giorno. L'illuminazione la rende quasi un'altra città da (ri)scoprire e visitare in ogni angolo, da osservare in ogni finestra illuminata per carpire il segreto di questa sua bellezza e particolarità.
Luci di Londra

Ho ritrovato qualche foto di Lisbona ancora sul tablet
Praça do Comércio

Parco dei Mostri di Bomarzo. Ritornarci è stato divertente: mi aveva portato qui mia mamma, quando ero piccola, e mi ricordavo davvero poco di questo posto. [Ve ne parlerò meglio tra qualche giorno, in un post dedicato proprio al parco].
Parco dei mostri, Bomarzo

Ultima tappa di febbraio, nel vero senso della parola "ultima" visto che ci sono andata sabato 28, è stato il piccolo borgo di Città della Pieve in Umbria.
Panorama da Città della Pieve

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